(29-23) Portland Trail Blazers 105 – 130 Toronto Raptors (35-16)
A Portland non piace cambiare costa, nè attraversare il confine, o almeno così sembra dal risultato della sfida contro i Toronto Raptors.
Damian Lillard e compagni fanno visita alla seconda in classifica della Eastern Conference e vanno in difficoltà dal primo quarto, in cui subiscono 37 punti e ne mettono soltanto 18, senza però alzare definitivamente bandiera bianca. Nonostante DeMar DeRozan abbia le idee piuttosto chiare su come debba finire la partita, i Blazers danno battaglia agli avversari per il resto della partita, continuando ad imbarcare acqua ma senza mollare. Nonostante momenti del genere:
I Raptors sono in totale stato di grazia, durante la partita raggiungono il massimo stagionale di 19 triple mandate a segno, e nonostante gli sforzi c’è ben poco da fare per i Blazers.
Finisce 130-105, DeRozan è il mattatore della partita con 35 punti, seguito dalla quasi doppia doppia da 18 più 8 rimbalzi di Jonas Valanciunas; per Portland, si salvano Lillard (32 e 10 assist), McCollum (21) e Jusuf Nurkic (20 e 7 rimbalzi).
(29-23) Miami Heat 97 – 103 Philadelphia 76ers (25-24)
Philadelphia riceve i super Miami Heat delle ultime settimane, con un Goran Dragic fresco di convocazione all’All Star Game, e ha l’obbligo di tenere il passo di Indiana e Milwaukee nell’inseguimento alla sesta posizione ad Est.
L’inizio della partita è equilibrato, le squadre vanno a ritmi relativamente bassi e inizialmente sembrano quasi studiarsi, ma la musica cambia nel secondo quarto quando i Sixers accelerano, spinti dalla vena offensiva di Simmons, Embiid e Saric, e vincono 27-18 il secondo parziale e addirittura 35-19 il terzo, facendo sprofondare Miami a -26.
Gli Heat tentano una disperata rimonta nel quarto quarto, e in parte la trovano, recuperando a Philly ben 20 punti, ma negli ultimi secondi i padroni di casa sono lucidi e non permettono agli evvrsari di ridurre la distanza di sicurezza. Finisce 103-97, brillano Simmons (20+6+5), Embiid (17 e 11 rimbalzi) e Saric (17 e 10 rimbalzi) da una parte, Bam Adebayo (15+13+6) e Wayne Ellington (16) dall’altra).
(23-30) New York Knicks 90 – 92 Milwaukee Bucks (28-23)
Nella serata dell’atteso ritorno in campo di Jabari Parker, i Bucks ricevono la stangata del nuovo infortunio di Malcolm Brogdon, di cui dovranno fare a meno per i prossimi due mesi.
La cosa sembra scuotere un po’ la squadra nei primi due quarti, con New York che cerca quasi di fare la partita e non permette mai ad Antetokounmpo e compagni di allontanarsi nel punteggio.
Kanter è ancora una volta praticamente inarrivabile sotto i tabelloni, rendendo la vita dei Bucks particolarmente complicata intorno al ferro, e così la partita continua equilibrata fino agli ultimissimi secondi di partita; con 2 minuti rimasti sul cronometro, un layup di Antetokounmpo porta il risultato sul 90 pari, e da questo momento comincia un festival di errori dal campo che non vede interruzione fino a 1.9 secondi dalla fine, quando è ancora il greco a risultare decisivo:
Finisce così 92-90, Antetokounmpo è il migliore della partita con 29 punti e 11 rimbalzi, oltre alla buona prestazione proprio di Jabari Parker che fa registrare 12 punti e 3 rimbalzi in 14 minuti di gioco; per i Knicks, bene Kanter con 17 punti e 18 rimbalzi, bene Porzingis con 17 punti e 7 rimbalzi, ma poco da tutti gli altri.