(18-34) Memphis Grizzlies 86 – 101 Toronto Raptors (36-16)
I nostri risultati NBA si aprono con l’ennesima vittoria casalinga dei Toronto Raptors, la ventunesima su venticinque incontri casalinghi che rendono l’Air Canada Centre di Toronto il palazzetto più inespugnabile della Lega. La vittoria per i canadesi arriva sulle ali di una prestazione collettiva importante, in cui, per una volta, non è uno tra DeRozan e Lowry ad essere il miglior marcatore della serata.
Ben sei giocatori tra i padroni di casa vanno in doppia cifra, in cui spiccano i 15 punti di Delon Wright sopra i 13 di DDR e VanVleet (con anche 7 rimbalzi e 8 assist), i 12 di Valanciunas, gli 11 di Lowry e i 10 di Siakam. È soprattutto la panchina ad aiutare a portarsi a casa l’ennesima W, con 50 punti totali contro i 17 di quella dei Grizzlies. Il momento decisivo è il parziale di 12-4 che viene fatto segnare nelle prime battute di quarto quarto dai Raptors e che gli regala il primo vantaggio in doppia cifra, sinonimo di partita ormai messa in ghiaccio.
La franchigia di Memphis, ancora alla ricerca di un’acquirente per Tyreke Evans, se la gioca brillantemente nella prima metà di gara rimanendo in vantaggio per la maggior parte del tempo, per poi crollare alla distanza. Il migliore, in una squadra davvero povera di talento, è ancora Marc Gasol (20 punti, 6 rimbalzi e 5 assistenze), accompagnato da Harrison (16), Brooks (12) e Green (11). Troppo poco per espugnare il fortino più inattaccabile dell’NBA.
Curiosità statistica: I Raptors sono 14-4 quando VanVleet segna 10+ punti. Che sia lui l’arma segreta di questi Raptors?
(23-29) Charlotte Hornets 115 – 110 Phoenix Suns (18-36)
Non bastano tre ottimi quarti ai Suns per difendere il parquet casalingo dalla scorribanda degli Hornets. La franchigia di MJ soffre e insegue per la maggior parte della partita ma riesce a non farsi mai tagliare completamente fuori, nonostante a metà terzo quarto sia sotto di 21 lunghezze. Basta quindi un parziale di 12-2 in apertura di ultimo quarto (29-16 il parziale completo) per regalare agli ospiti un vantaggio che verrà portato fino al termine.
Gli Hornets, capitanati da un Kemba Walker che sembra essere sempre più lontano dalla cessione in questa sessione di mercato viste le richieste del front office, riescono a vincerla nonostante una serata disastrosa al tiro pesante (26% di squadra) e si affidano ai muscoli di Howard (18 punti e 14 rimbalzi), al contributo dalla panchina di Graham e Lamb (30 punti in due equamente suddisivisi) e la leadership del numero 15, da oggi nuovo leader della franchigia nel tiro pesante.
Tra le fila dei Suns, nonostante la sconfitta, ci sono molte note positive, a partire da quel Josh Jackson in palese ascesa (non solo nella nostra Rookie Ladder). La quarta scelta assoluta nello scorso draft chiude con 23 punti a referto grazie ad ottime percentuali dal campo (71%) e da tre punti (3/4). Bene anche il talento Booker (18 punti, 5 rimbalzi e 9 assist), il solido T.J. Warren (21 punti) e il sorprendente Bender (18 punti con 4/6 da lontano). nonostante l’ennesima stagione perdente, qualcosa sembra iniziare a fiorire anche nel deserto.