La trade deadline ha cambiato profondamente i Los Angeles Lakers, che, mandando Clarkson e Larry Nance Jr a Cleveland per Isaiah Thomas e Frye (entrambi in scadenza) hanno dato indicazioni piuttosto chiare su quello che sarà il loro futuro: con lo spazio salariale liberato lavorare forte sulla free agency 2018 (e non più 2019 come era filtrato da alcuni media) per almeno 2 All-Star (LeBron James in cima alla lista) e puntare sui giovani Kyle Kuzma, Lonzo Ball e Brandon Ingram.
Se le prestazioni del figlio di Lavar sono state fin ora un po’ troppo ondivaghe, Kyle Kuzma ha invece dimostrato di essere destinato a diventare una grande giocatore, sorprendendo tutti fin dalla Summer League dopo essere stato scelto con la numero 27.
Dopo 54 partite giocate il prodotto dell’Università dello Utah risulta essere il terzo miglior realizzatore fra i rookie dietro a Donovan Mitchell e Ben Simmons con 15.7 punti di media e il secondo della propria squadra dietro ai 16 di Ingram. Nell’ultimo periodo le cifre del giocatore sono leggermente in calo (12 di media tra gennaio e febbraio), cosa che accade a molti rookie tra l’inizio del nuovo anno e pausa dell’All-Star game, il cosiddetto “Rookie Wall”.
Conseguentemente, per non forzare questo momento, sono diminuiti anche i minuti che Coach Walton sta concedendo al proprio rookie (24 minuti a partita anziché i 30 della prima parte di stagione), ma Kuzma non sta smettendo di lavorare sodo in palestra, dimostrando un’etica del lavoro di assoluto rispetto e per l’ennesima volta il carattere di un leader:
“Voglio essere uno dei più grandi lavoratori dell’NBA. Penso che sia molto importante. Tutti a parole vogliono essere i più forti, ma poi bisogna mettere in pratica quel che si dice. Durant o chiunque sia il migliore potrà essere più talentuoso, ma io voglio essere quello che si allena di più”.
I Los Angeles Lakers intanto, in attesa della prossima free agency, si godono il proprio rookie con la speranza che le sue parole si tramutino poi in fatti e Kuzma possa essere uno dei cardini dei Lakers del futuro insieme a chi verrà.
Leggi anche:
Lillard non ha dubbi: Donovan Mitchell Rookie of the Year
Joe Johnson a Houston dopo il Buyout
Markelle Fultz potrebbe saltare il finale di stagione