Risultati NBA

Risultati NBA: Mitchell e Utah sono inarrestabili, bene Golden State e Philly

(30-26) New Orleans Pelicans 118 – 103 Detroit Pistons (27-29)

Vincono ancora i New Orleans Pelicans, che dopo il fisiologico calo attraversato post-infortunio di Cousins sembrano adesso essersi ripresi.
La squadra di Alvin Genrty fa visita ai Detroit Pistons, impegnati nella stessa battaglia per l’ottavo posto ma nella Conference opposta, e si vede fin da subito che entrambe le squadre hanno bisogno di vincere; il primo quarto è equilibrato e ad alto punteggio, Davis e Holiday trascinano NOLA da una parte, Griffin e il resto del quintetto fanno lo stesso con Detroit.
Nel secondo parziale arriva un primo allungo dei Pelicans, che cavalcano proprio la gran serata di Anthony Davis per costruire un primo importante vantaggio, andando all’intervallo sul +8.
Ad inizio secondo tempo il copione rimane lo stesso, i Pelicans non dominano ma danno la sensazione di aver preso le redini dell’incontro, e riescono così ad incrementare il distacco.

Dopo aver chiuso il terzo quarto avanti di 15 punti, negli ultimi 12 minuti gli ospiti riescono ad amministrare il vantaggio e non farsi riprendere dai Pistons, che alzano così bandiera bianca e scivolano a tre partite dall’ottavo posto di Miami.
Il migliore della partita è Anthony Davis, che chiude con 38 punti e 10 rimbalzi, seguito dai 21 a testa di Jrue Holiday (che aggiunge 12 assist) e Nikola Mirotic (con 12 rimbalzi); i Pistons mandano ben  6 giocatori in doppia cifra, ma non basta per ribaltare il risultato.

(23-25) New York Knicks 92 – 108 Philadelphia 76ers (29-25)

Fino a due settimane fa anche in questo caso avremmo parlato di sfida per i playoff, ma l’infortunio di Kristaps Porzingis ha automaticamente eliminato i Knicks dalla corsa all’ottavo posto e, quindi, reso più semplice il lavoro dei Sixers.
I padroni di casa partono subito forte e cercano di staccare NY già nel primo quarto, con il vantaggio che dopo 12 minuti è in doppia cifra; i Knicks però non vogliono fare la vittima sacrificale, reagiscono prima dell’intervallo e grazie alla riscossa guidata principalmente da Michael Beasley e Courtney Lee rientrano in partita, chiudendo i primi 24 minuti sotto solamente 57-55.

Ad inizio ripresa Philly torna però a fare la voce grossa, guidata come sempre da Joel Embiid, Ben Simmons e un sorprendente TJ McConnel; le percentuali dal campo di NY cominciano ad abbassarsi, quelle da 3 punti che avevano sorretto la squadra nel primo tempo precipitano (25% alla fine) e così i Sixers possono lentamente e senza intralci costruire un nuovo vantaggio, che all’ultima sirena vedrà il punteggio fermarsi sul 108-92. Il migliore della partita è Dario Saric, che chiude con ben 24 punti, seguito dai 18 di JJ Redick ,i 17 di Embiid e la tripla doppia da 10+10+11 di McConnell; per i Knicks si salvano Beasley (22), Kanter (17 e 13 rimbalzi) e Lee (18).

(29-26) Los Angeles Clippers 114 – 101 Brooklyn Nets (19-39)

Continua il cammino dei Clippers, che nonostante la rivoluzione portata dallo scambio di Griffin rimangono fedeli alla parola data e continuano ad inseguire i playoff.
Sulla propria strada trovano il Barclays Center ed i Brooklyn Nets, ormai troppo indietro ad Est per avere sogni di gloria nonostante uno spezzone di stagione che aveva dato qualche speranza ai tifosi.
Pronti via e la squadra di Doc Rivers va subito avanti e prende il controllo della partita, Jordan domina sotto i tabelloni e tutto il quintetto gira bene, con Lou Williams che può permettersi di uscire dalla panchina e dominare la second unit; dopo il primo quarto chiuso a +12, LA non si ferma e allarga la forbice del proprio vantaggio, togliendo ogni speranza di rimonta ai Nets che dopo 3 quarti si trovano sotto di 23 punti.

L’ultimo quarto è buono solamente per far limare lo svantaggio ai Nets, che rimontano fino al -13 e fanno sì che la partita si concluda 114-101; i Clippers mandano ben 7 giocatori in doppia cifra, tra i quali spiccano i 20 punti di Williams e la doppia doppia da 16 punti e 17 rimbalzi di DeAndre Jordan; per i Nets, 16 di Russell dalla panchina e 15 di Crabbe, poco da tutti gli altri.

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Leonardo Flori

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