Le ultime ore del mercato NBA sono state a dir poco infuocate. Cleveland ha praticamente rivoluzionato un intero roster nel bel mezzo della stagione. Una mossa sicuramente molto rischiosa, ma che pare stia iniziando a pagare dividendi.
Dopo la grande vittoria in casa dei Boston Celtics di domenica scorsa, è arrivata un’altra convincente prestazione: a farne le spese sono stati i Thunder, sconfitti per 120-112 alla Chesapeake Energy Arena. Queste due vittorie convincenti contro altrettante squadre (tra l’altro di alto, se non altissimo, livello) non possono passare inosservate.
I nuovi arrivati sembrano essersi inseriti bene all’interno di un contesto inevitabilmente molto particolare come quello dei Cavs, dove la presenza ingombrante di James la fa da padrone, nel bene e nel male. Hill, Hood, Clarkson e Nance Jr. sembrano aver restituito quell’entusiasmo e quella forza che mancava ai Cavs da qualche settimana. I Cavaliers sembrano aver ristabilito le gerarchie all’interno della “catena alimentare” della Eastern Conference, parola di coach Lue:
“Credo che siamo tornati ad essere cacciatori e non più prede. I giovani che abbiamo preso sono bravi a tirare, a penetrare, a passarla. Aggiungono molto alla nostra squadra. Stanno giocando liberamente, si divertono”.
Tyronn Lue sembra quindi essere d’accordo con il leader della squadra. Anche James si era infatti speso in parole di elogio verso i suoi nuovi compagni di squadra dopo la vittoria a Boston. Lue ha poi aggiunto:
“Siamo cambiati, siamo molto più veloci. Ora possiamo cambiare difensivamente su qualsiasi giocatore avversario grazie alla nostra velocità e alla nostra fisicità. Sarà un processo inevitabilmente lungo, ma le prime due partite sono andate ben oltre le mie aspettative”.
Con la pausa per l’All-Star Game, i Cavs godranno di una settimana di riposo (escluso, ovviamente, James), prima di affrontare gli Washington Wizards il 22 febbraio.
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