(30-27) Miami Heat 112-115 Toronto Raptors (40-16)
I risultati NBA lasciano una domanda in sospeso, non nuova peraltro: chi ferma i Toronto Raptors? Di certo non ci sono riusciti gli Heat: i canadesi si portano 24-4 sul parquet di casa (1° record NBA) e, alla sesta vittoria consecutiva (8-2 nelle ultime 10), il primo posto della Eastern Conference è ben più che meritato. Delle ultime 10, invece, Miami ne ha vinte solo 3: l’ottava posizione ad Est è in bilico, i Pistons – per quanto non arrembanti – sono all’orizzonte.
Il punteggio finale fa pensare ad una partita punto-a-punto: inammissibile, dice DeRozan, una cui palla persa nelle battute finali per poco non costava una partita già vinta ai Raptors. DeMar ammette:
“É stato terribile. Una vittoria terribile. Non possiamo permetterci di chiudere così le partite.”
Toronto domina il terzo quarto con un parziale di +15 e, prima dei 12 minuti finali, è avanti di 17 lunghezze. Quando, con un minuto circa sul cronometro, Goran Dragic (All-Star Goran Dragic!) segna 5 punti in fila per riportare i suoi sul -3, l’esperienza di DeRozan e Lowry li porta in lunetta per punti-ossigeno. Nonostante un errore a testa, Toronto la porta a casa grazie a due triple sbagliate da Dragic e Richardson, che avrebbero potuto alimentare il fuoco della rimonta. Il prodotto di North Carolina Wayne Ellington porta Miami sul -2 a 6,8 secondi dal termine, CJ Miles sbaglia uno dei due liberi, ma Josh Richardson non vede il fondo della retina nella preghiera finale.
27 punti con 25 tiri per DeMar DeRozan, un alley-oop chiuso ad una sola mano alzatogli dal compagno di merende Lowry. Il prodotto di Villanova termina con 22 punti (4 su 8 dall’arco) e 8 assist, mentre Serge Ibaka scrive doppia-doppia: 14 e 10 rimbalzi. VanVleet (10 punti) prolunga a 8 la striscia di partite nelle quali segna almeno in doppia cifra. Per una volta, però, la panchina dei canadesi è stata superata: 40 punti (doppia cifra anche per Miles e Wright) contro i 52 di quella di Miami. Dopo la tripla-doppia dalla panchina di T.J. McConnell, Dwyane Wade ci va vicino: 10 punti, 11 rimbalzi, 6 assist. 15 e 7 per Ellington, 16 e 7 per James Johnson. Ma non bastano, perché i titolari Winslow, Richardson e Tyler Johnson combinano per un impreciso 8 su 21 dal campo. A nulla servono i 28 di Goran Dragic.
Nonostante un finale semi-tragico, insomma, Toronto porta a casa anche questa. In attesa di attenzioni e rivali, i Raptors sono sicuri di arrivare alla pausa per l’All-Star Game con il miglior record della Eastern Conference.
(18-40) Atlanta Hawks 92-97 Milwaukee Bucks (32-24)
Tutto facile per i Milwaukee Bucks contro la peggior squadra NBA (a pari “merito” con Dallas e Phoenix). Il parziale di 18 a 33 piazzato nel terzo periodo è decisivo: Milwaukee allunga e non ce n’è più per recuperare. In particolare, un parziale da 14-2 uscendo dagli spogliatoi spezza le ali agli Hawks.
Agli Hawks non basta tutto il quintetto in doppia cifra (18 per Schröder, 17 per Bazemore, 15 per Ilyasova). Nemmeno la doppia-doppia di Dewayne Dedmon (13 e 10 carambole) evita ai ragazzi di coach Mike Budenholzer, che a fine partita ha elogiato i progressi difensivi evidenziati dai suoi, di finire 5-23 in trasferta. Troppo pochi i 18 punti prodotti dalla panchina. Il solo Tyler Zeller si alza dalla stessa per 14 punti, 8 rimbalzi e 2 stoppate. Top-scorer di serata è Khris Middleton: 21 punti con 7 su 15 dal campo e 1 su 3 dall’arco. Tira male da 3 ma posta un 15+15 di tutto rispetto anche Giannis Antetokounmpo, mentre Bledsoe sfiora la doppia-doppia con 14 punti e 9 rimbalzi. É la quinta vittoria nelle ultime 6 per i Bucks, che ora condividono il record di Washington per la quarta/quinta posizione ad Est.