Sicuramente i Philadelphia 76ers non sono una franchigia fortunata, soprattutto quando si parla di prime scelte. Embiid prima, Simmons poi e ora Markelle Fultz, tutti e tre infortunati durante la loro prima stagione NBA. L’infortunio alla spalla dell’ex Washington University è ormai noto a tutti, un po’ meno lo sono le cause e le tempistiche per il suo rientro in campo.
Su questi aspetti non ha saputo dire nulla neanche il suo compagno di squadra Ben Simmons che però ha spesso ottime parole per il proprio compagno di squadra durante un’intervista rilasciata durante questo All-Star Weekend, conscio su quali siano le difficoltà in una situazione del genere:
“É in una posizione difficile. È dura essere così giovane ed arrivare in NBA con un infortunio. Lui sta continuando a lavorare duramente ogni giorno. […] Non so se sia un problema più fisico piuttosto che mentale, non conosco i dettagli, ma so che tipo di atleta sia e in campo, anche in allenamento, è un giocatore fenomenale. È difficilissimo marcarlo”.
Interessante notare come il giocatore australiano non abbia escluso la possibilità che in questo momento il problema per la prima scelta dell’ultimo Draft possa essere più psicologica che fisica.
Ricordiamo che il giocatore dopo aver giocato una parte della Summer League di Orlando e 4 partire di regular season a 6 punti di media è fermo ai box dal 23 ottobre per un problema alla spalla destra. Problema che in molti avevano già riscontrato in Florida osservando la meccanica di tiro di Fultz, completamente diversa rispetto all’anno di college (alcuni dicono invece, una minoranza ad essere sinceri, che sia stato proprio il cambiamento di meccanica ad aver causato il problema alla spalla).
In questi mesi i rumors sul suo rientro si sono aggiornati di settimana in settimana, con coach Brett Brown e il suo staff che non sembrano aver del tutto chiaro il quadro completo della situazione.
Nelle ultime settimane si sta purtroppo facendo sempre più insistente la possibilità che Markelle Fultz sia costretto a star fuori per il resto della stagione (anche per questa ragione la franchigia è corsa ai ripari con Marco Belinelli), per non rischiare (stessa procedura attuata con Ben Simmons) che la sua situazione non si risolva del tutto a causa di un rientro prematuro.
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