C’è una supposizione, reale o immaginaria, che le superstar dell’NBA preferiscano giocare nei mercati cosiddetti grandi. E nessun mercato è più grande di Los Angeles, in quanto sede di Hollywood e culla della pallacanestro contemporanea. Molti giocatori ne sono attratti e l’ultimo All-Star Game ha accentuato tale desiderio.
Non tutti però sognano un futuro sul palcoscenico dello Staples Center.
Giannis Antetokounmpo, star dei Milwaukee Bucks, ha infatti dichiarato a Matt Velazquez del Milwaukee Journal Sentinel che giocare a Los Angeles non è uno dei suoi obiettivi.
“Non immagino me stesso giocare là. È fantastico per due o tre giorni ma poi le cose diventano molto caotiche. Perfino un po’ pazze”.
Il 23enne greco reduce dall’All-Star Weekend proprio in California, alle colline di Hollywood, preferisce le nevi del Wisconsin e della sua Milwaukee.
“A Milwaukee (che adoro) c’è discrezione e rispetto della privacy. Posso camminare per strada tranquillo, senza che nessuno mi disturbi. Adoro la calma e la tranquillità che c’è qui”.
Una volontà, quella di un giocatore di rimanere in piccole città, che ha la meglio anche sul potere dei soldi. È ovvio infatti che le grandi televisioni e gli sponsor vorrebbero vedere tutte le migliori star esibirsi in palcoscenici come New York o Los Angeles ma non possono fare niente (o quasi niente) per far cambiare idea ad un giocatore. Per lo meno non ad Antetokounmpo.
In questa stagione The Greek Freak, che ha il contratto che scade nel 2021, sta viaggiando a 27.8 punti, 10.4 rimbalzi e 4.8 assist di media, tirando il 54% dal campo.
Cifre che fanno gola ai palcoscenici più importanti d’America ma (per adesso) Giannis il suo main stage lo ha trovato a Milwaukee.
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