Risultati NBA

Risultati NBA: Westbrook sulla sirena, Curry doma i Clippers. Non basta James ai Cavs

(34-24) Washington Wizards 110–103 Cleveland Cavaliers (34-23)

Cadono in casa anche i nuovi Cleveland Cavaliers, che dopo la pausa dell’All-Star Weekend non riescono a dare continuità alle due vittorie precedenti, venendo sconfitti dagli Washington Wizards che ora si trovano a solamente mezza partita di distanza dalla franchigia di LeBron James.

Proprio la squadra di quest’ultimo porta a casa il primo quarto con il punteggio di 31-22, riuscendo a mantenere la doppia cifra di vantaggio anche nel corso del secondo periodo, arrivando al massimo vantaggio di +12 esattamente a metà del quarto. Proprio a questo punto Washington reagisce con un parziale di 13-1 che prima impatta sul 46 pari la partita, per poi dare il vantaggio alla squadra capitolina che arriva sul +3, con il punteggio che recita 57-54 per gli ospiti all’intervallo. Diventa così combattutissima e divertente da vedere la terza frazione di gioco, con nessuna delle squadre che riesce a prevalere sull’altra; la spunta comunque Washington con il punteggio di 82-79 che lancia le due franchigie nell’ultimo, decisivo quarto. I primi 2:30 minuti sembrano procedere sulla falsariga del terzo periodo, quando però il canestro di Mike Scott a 9 minuti dalla sirena finale dà il via per l’allungo di Washington da 9-0. Gli Wizards allungano ulteriormente sul +11, arrivato con 3:44 ancora da giocare; proprio in questo momento arriva la reazione d’orgoglio dell’MVP dell’All-Star Game, che con 14 punti consecutivi tiene a galla i suoi, fino al 106-103 con 51 secondi rimasti sul cronometro. La squadra capitolina è però scaltra, e tiene quasi fino allo scadere dei 24 secondi la palla, per poi segnare il canestro del 108-103 a 28 secondi dalla sirena finale con Bradley Beal; le speranze però si spengono definitivamente con i due tiri liberi falliti da LeBron James a 15 secondi dal termine della gara: Washington partirà per il contropiede e a Cleveland non resta che tentare la via del fallo tattico, che però non darà i risultati sperati vista la precisione di Satoransky dalla lunetta.

I Cavs escono dunque sconfitti per via di una minore precisione al tiro pesante (22.9% contro il 40%, frutto di un rivedibile 8/35) e di una minore presenza a rimbalzo (36 contro i 43 di Washington). Decisiva anche la minore precisione ai liberi (11/19 per Cleveland e 10/10 per Washington). Inutili dunque 32 punti, 9 rimbalzi e 8 assist di LeBron James, così come i 15 punti di JR Smith e i 12+9 rimbalzi di Tristan Thompson; da segnalare invece per la squadra capitolina (che ora è 8-2 senza Wall) i 18 punti e 9 assist di Beal, i 17 punti di Kelly Oubre Jr. e di Tomas Satoransky (quest’ultimo ha aggiunto anche 8 assist) e i 15 punti e 8 rimbalzi di Otto Porter Jr.

 

(31-25) Philadelphia Sixers 116–115 Chicago Bulls (20-38)

Vittoria all’ultimo respiro per i Sixers, grazie agli ultimi decisivi tiri liberi di Simmons che hanno reso possibile una mini-rimonta nei minuti finali. Simmons si è comunque fatto sentire per tutta la durata della partita, grazie ai suoi 32 punti e 11 assist; molto buona anche la prova di Joel Embiid, autore di una doppia doppia da 30 punti e 13 rimbalzi. A nulla sono dunque serviti i 38 punti di Bobby Portis, suo personale career-high, e i 23 di Zach LaVine.

La partita si apre con un primo quarto che vede i Bulls alzare bandiera bianca, mentre i Sixers fanno registrare un parziale di 25-7, prima che Chicago accenni alla reazione con un Bobby Portis ispiratissimo da dietro l’arco; il quarto viene comunque chiuso in vantaggio dai Sixers, con il punteggio di 33-29. Nel corso del secondo periodo i Bulls ne segnano 40, grazie ad un ottimo 9/12 da tre punti, arrivando all’intervallo in vantaggio di 2, per un complessivo 69-67. Nella terza frazione di gioco nessuna delle due squadre riesce a mettere la freccia del sorpasso decisivo, rimanendo appaiate fino al termine del quarto. L’ultimo periodo si apre con i Sixers in vantaggio di 5 punti, ma è ancora una volta Bobby Portis a tenere a galla i suoi con 6 punti consecutivi, conducendo i Bulls al punteggio di 115-110 con un solo minuto rimasto da giocare. Diventano così molto concitati gli istanti finali, con Chicago in vantaggio di 115-114 e con la possibilità di gestire il possesso decisivo a 8 secondi dalla sirena finale. Embiid riesce però a deviare un passaggio, trasformando la deviazione in palla rubata. È Ben Simmons a involarsi verso il canestro, ma viene arrestato da Denzel Valentine che commette fallo, mandando il giocatore australiano in lunetta, dove non sbaglia. Successivamente Portis sbaglia il tiro della vittoria per i Bulls, e i Sixers trionfano così per la sesta volta di fila.

I Bulls vedono così sfumare i loro sforzi a rimbalzo (48 contro 41), ma soprattutto da dietro l’arco (52.9% con un 18/34 di squadra, contro il 37.9% di Philadelphia). Comunque da segnalare per Chicago la prova di David Nwaba, autore di 21 punti cui ha aggiunto 9 rimbalzi; per i Sixers fondamentali anche i 14 punti di JJ Redick. Un po’ spento invece il nostro Marco Belinelli dopo l’ottimo esordio della scorsa settimana, realizzando solo 5 punti con un 1/5 dal campo.

 

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Pubblicato da
Andrea Capiluppi

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