(19-41) Brooklyn Nets 96–111 Charlotte Hornets (25-33)
Dopo la pausa per l’All-Star Weekend torna la regular season, e con essa i nostri risultati NBA. La prima partita vede dunque i Brooklyn Nets affrontare in trasferta i Charlotte Hornets, con i primi che vengono sconfitti nonostante i 22 punti e 12 rimbalzi di Dante Cunningham e i 19 punti di D’Angelo Russell. Il palco scenico è infatti tutto per gli Hornets, con l’intero quintetto in doppia cifra e capitanato dal duo Howard-Walker, i quali chiudono rispettivamente con 15 punti e 24 rimbalzi e 31 punti.
La fisicità di Howard ha aiutato la sua squadra a portare a casa il primo quarto, chiuso sul punteggio di 32-28, durante il quale l’ex Orlando Magic fa registrare 10 punti e 11 rimbalzi. Gli Hornets però non riescono ad andarsene, e i Nets rimangono in scia anche nel secondo periodo con i 12 punti e 9 assist di Spencer Dinwiddie, con il tabellino che segna il punteggio di 55-53 in favore dei padroni di casa all’intervallo. È allora in apertura della terza frazione di gioco che la squadra di Michael Jordan tenta l’allungo, facendo registrare un parziale di 13-0 grazie ai 7 punti consecutivi di Michael Kidd-Gilchrist (13 punti a fine partita); nonostante questo i Nets riescono a rimanere concentrati e a ricucire le distanze durante il quarto, rimanendo sotto di 6 al termine di esso (con il punteggio di 80-76). Il quarto periodo si rivela così quello decisivo, dove gli Hornets archiviano la pratica grazie ad un quarto da 31-22 che non lascia scampo ai Nets, nonostante Howard abbia aggiunto solamente due rimbalzi al suo bottino personale nel corso del periodo.
Chiavi interpretative della vittoria sono stati proprio i maggiori rimbalzi di squadra, con Charlotte che surclassa gli avversari grazie alle sue 54 carambole totali contro le 41 dei Nets, e una maggiore precisione da dietro l’arco (52.4% per Charlotte e 32.6% per Brooklyn) e dal campo (48.3% contro il 38.7%), compensando così le maggiori palle perse (15 contro 10).
(24-36) New York Knicks 120–113 Orlando Magic (18-40)
Senza Kristaps Porzingis, i New York Knicks hanno un nuovo eroe, almeno per questa notte: Trey Burke. La squadra della Grande Mela infatti riesce ad avere la meglio sugli Orlando Magic grazie ai suoi 26 punti e 6 assist; ci mette il suo anche Tim Hardaway Jr. con 23 punti e 6 assist. Per i Knicks, la prima partita dopo l’All-Star Break è anche la prima partita in quintetto titolare per Emmanuel Mudiay (8 punti e 5 rimbalzi per lui) con la sua nuova squadra. Per Orlando invece si tratta del ritorno di Nikola Vucevic, che termina con 19 punti e 6 rimbalzi, e di Aaron Gordon, che chiude invece con 9 punti, 5 rimbalzi e 5 assist; il migliore realizzatore della squadra è però Evan Fournier, che termina con 25 punti.
Proprio i Magic sembrano inizialmente i candidati alla vittoria, grazie ad un primo quarto nel quale la squadra della Florida riesce a segnare 11 dei suoi primi 12 tiri, chiudendo con un vantaggio di 10 punti sul punteggio di 41-31. Il dominio di Gordon e compagni sembra durare anche nel corso della seconda frazione di gioco, chiusa sul 69-63, con i Magic che fino a questo momento tirano con un eccellente 61% dal campo. Il secondo tempo non è però ottimo come il primo: sopra di 11 a inizio del terzo quarto, con il tabellino che segna 76-65, New York fa registrare un parziale di 12-0, propiziato da tre canestri di Enes Kanter (12 punti e 12 rimbalzi a fine serata), e mette la testa avanti per la prima volta dai primi minuti del primo quarto. A questo punto i Knicks prendono il largo, con il canestro di Lance Thomas a 9:24 rimasti sul cronometro che dà il là all’allungo decisivo da 18-6, grazie anche ad un’ottima difesa di Lance Thomas, fino al 113-101 con 3:40 da giocare, facendo registrare il massimo vantaggio della partita.
Solamente a questo punto Orlando tenta una reazione, quando però è forse troppo tardi, non riuscendo ad andare oltre il 120-113 finale.
I Knicks ottengono la vittoria grazie al maggior numero di rimbalzi catturati (47 contro 39) e alla maggiore gestione della palla (9 palle perse contro le 14 dei Magic). Decisive anche le 12 stoppate totali (solamente 5 per la franchigia della Florida) che compensano la minore precisione dal campo (48.5% dal campo e 28% da tre per New York, 51.8% e 45.8% per Orlando).