Paul George è alla miglior stagione – per efficienza – in carriera. Lasciata alle spalle l’epoca del superstardom in casa-Pacers, l’esterno ora in forza ai Thunder si è riciclato secondo violino di extralusso, con Russell Westbrook che è rimasto – almeno a livello di tiri presi – l’alpha dog in casa OKC. Oltre alle incredibili percentuali, George sta sfoggiando un arsenale difensivo mai così scintillante. E, proprio per l’imprescindibile apporto in difesa messo in mostra, il 28enne californiano è convinto di meritarsi il premio come Defensive Player of the Year.
(Qui l’approfondimento sulla clamorosa annata – offensiva e difensiva – di George)
DEFENSE IS THE BEST OFFENSE
Ecco le parole dell’ala piccola Thunder in merito:
“Sono molto orgoglioso di come difendo. Non mi dispiacerebbe essere ricompensato per l’impegno che metto nella metà campo difensiva, magari col premio per il Defensive Player of the Year. Non ci perdo il sonno: di certo il mio focus non è su riconoscimenti di questo tipo; la mia è un’attitudine istintiva. Comunque: meglio prenderli che non prenderli certi premi.”
Gli ha fatto eco coach Billy Donovan:
“Paul vuol sempre marcare il miglior giocatore della squadra avversaria. Il suo fortissimo attaccamento alla pallacanestro è più radicato nella metà campo difensiva che in quella offensiva, dove sa che comunque i suoi tiri arriveranno.”
La corsa per il DPOY è apertissima, con i vari Kevin Durant, Rudy Gobert, Joel Embiid e Andre Drummond tutti in gara per portarsi a casa il premio. George non ha mai vinto l’award, pur se ha fatto parte in tre occasioni degli All-Defensive Teams (First Team nel 2014, Second nel 2013 e nel 2016). Che sia la volta buona?
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