Da qualche anno a questa parte a New York non si vivono stagioni facili. I Knicks mancano l’accesso alla post-season dal 2013, quando gli Indiana Pacers li eliminarono al secondo turno.
Quest’annata pareva essere partita col piede giusto. Dopo gli addii di Carmelo Anthony e Phil Jackson, i ragazzi di coach Hornacek sembravano avere tutte le carte in regola per puntare ad un posto ai Playoff, soprattutto grazie a Kristaps Porzingis. Dopo il grave infortunio di quest’ultimo però, le priorità per i Knicks sembrano essere cambiate.
Se la situazione di tanking dichiarato avrà fatto storcere il naso ai tifosi, al Madison Square Garden c’è qualcuno che comunque non si lascia abbattere. Enes Kanter infatti si è detto felice di essere nella Grande Mela e di poter giocare per i Knicks:
“Questo è il posto dove voglio stare. Lo sto dicendo dall’inizio della stagione perché conosco la franchigia. Amo la città, ci sono un sacco di turchi. Con o senza KP, voglio rimanere qui.”
Kanter, giunto questa stagione ai Knicks nell’ambito dell’affare Carmelo Anthony, sta vivendo un’ottima stagione. Dopo due stagioni in uscita dalla panchina ai Thunder, si è dimostrato un affidabile starter. Il turco sta tenendo la media più alta in carriera per rimbalzi (10.7 a partita). Inoltre è uno dei 3 giocatori della lega in grado di mantenere una doppia doppia di media tirando con almeno il 60% dal campo (insieme a DeAndre Jordan e Clint Capela). Kanter ha poi proseguito:
“Questa è una squadra in fase di rebuilding e i ragazzi sono fantastici. Mi hanno fatto sentire a mio agio, dal primo all’ultimo. Miglioreremo di sicuro.”
Le parole di Kanter confermano quindi le intenzioni del giocatore di esercitare la sua player-option da 18.66$ milioni per l’anno prossimo. Voci maliziose davano questa scelta come già fatta da molto tempo, insinuando un interesse esclusivamente economico. Il numero 00 dei Knicks ha però respinto le accuse:
“Si sbagliano. Sto pensando esclusivamente a questa stagione.”
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