(32-27) Philadelphia 76ers 101-102 Miami Heat (32-29)
I risultati NBA partono col botto. Miami, nonostante fosse 2-8 nelle ultime 10, regge in casa contro Philadelphia, in un importante scontro per i Playoff nella Eastern Conference. E lo fa grazie ad un Dwyane Wade da sogno: season-high da 27 punti con 10 su 16 dal campo, 2 su 4 dall’arco e 5 su 5 in lunetta. Il veterano ex Cavs ha vinto la partita con un tiro tutt’altro che facile, marcato come meglio non si poteva da Ben Simmons. Nulla batte Wade con quella maglia su quel campo. Casa sua:
Avrete letto, inoltre, di Joaquin Oliver, il ragazzo di Parkland ucciso nella tragica sparatoria talmente fan di Dwyane Wade da esser stato seppellito con la sua maglia. Wade ha già espresso emozionate parole a riguardo. Nella notte, si è scritto il nome del ragazzo sulle scarpe e messo il tiro per vincere.
L’esultanza? THIS IS MY SHIT, urlato forte.
Dopo un primo quarto con soli 17 punti a referto, Miami vince tutti i restanti parziali e porta a casa la sedicesima vittoria casalinga stagionale. Tra i padroni di casa spicca una doppia-doppia di Hassan Whiteside (15+11) e un’ottima prestazione all-around di Goran Dragic; 20 punti, 6 rimbalzi e 5 assist per lo sloveno. Tyler Johnson mette a referto 16 punti, mentre Kelly Olynyk è l’unico giocatore della panchina con minuti significativi e un Plus/Minus positivo (+11). Miami ha perso 7 palloni meno di Philly (16 contro 23).
Dal canto suo, Phila ha perso l’occasione per mettersi dietro (quasi) definitivamente Miami, che nella partita non è mai stata sopra di 4 o più punti. Alla seconda sconfitta di fila, i Sixers dovranno tornare a Miami il 9 marzo, per la quarta ed ultima sfida tra la settima e l’ottava forza ad Est. Phila è avanti 2-1 nella mini-serie con gli Heat e sarebbe importante mantenere il vantaggio negli scontri diretti in vista di un potenziale record in parità a fine stagione.
Per i Sixers si segnalano un ottimo Joel Embiid (23 punti, 8 rimbalzi, 4 assist) e un Dario Saric da 21 e 7 carambole. Ben Simmons litiga un po’ con la partita: 11-6-6 ma anche 4 palle perse. JJ Redick scrive 15 ma con 14 tiri. Bene vince in uscita dalla panchina Marco Belinelli: 13 punti con 8 tiri.
(20-41) Chicago Bulls 103-118 Charlotte Hornets (28-33)
Abbassando un po’ lo sguardo nella classifica della Eastern Conference troviamo, al 10° posto, gli Charlotte Hornets. Alla quinta vittoria consecutiva, la franchigia di Michael Jordan non vuole dare per spacciata un’apparizione in post-season, neanche dopo aver minacciato lo smantellamento generale, poi smentito.
Contro dei Bulls in pieno tanking, Charlotte ha vita relativamente facile. Basta un terzo quarto da 36 punti per mettere a tacere ogni velleità degli ospiti. Tutto il quintetto di Charlotte ha chiuso con un Plus/Minus positivo, anche un Michael Kidd-Gilchrist da 6 minuti e tanti zeri nelle varie sezioni del tabellino. 31 punti con 19 tiri e 5 assist per un Kemba Walker sugli scudi. Dwight Howard aggiunge 24 punti, 6 rimbalzi e 5 stoppate, mentre dalla panchina Frank The Tank Kaminsky e Jeremy Lamb collaborano per 26 punti. 14 punti per Marvin Williams, questi con tanto sugo:
Per gli ospiti, invece, a nulla servono i 21 punti di un ritrovato Zach LaVine, il quale tra l’altro non giocherà più back-to-back per tutta la stagione. Freddine la mani di Lauri Markkanen (5 su 11 dal campo per 11 punti), ghiacciate quelle di Kris Dunn (2 su 11 dal campo per 10 punti). Non bastano nemmeno i 26 dalla panchina della coppia Portis-Valentine o 12+6 rimbalzi di Cristiano Felicio. Alla quinta sconfitta di fila, Chicago guarda in basso e vede comunque ben 7 squadre con un record peggiore nella lega.