Nella sconfitta riportata questa notte da parte dei Philadelphia 76ers, i Cavs sono scesi in campo senza J.R. Smith.
L’assenza di Smith non è dovuta a una scelta tecnica, ma a una punizione per quella che è stata definita come condotta nociva nei confronti del team.
Al posto della guardia veterana in quintetto titolare è partito Rodney Hood, che ha risposto segnando 11 punti, cui si è aggiunto a partita in corso Kyle Korver, che ha segnato 9 punti uscendo dalla panchina con un minutaggio più ampio del solito.
Al momento non è ancora chiaro che cosa abbia fatto Smith per procurarsi una sospensione, ma, secondo quanto riportato da Dave McMenamin di ESPN, coach Tyronn Lue ha così commentato la vicenda:
“È successo qualcosa subito dopo la sessione di tiro in allenamento“
Smith ha occupato stabilmente il ruolo di guardia tiratrice titolare da quando i Cavs hanno spostato Wade da titolare a panchinaro prima di concedergli di tornare nella sua Miami.
Nelle 59 partite disputate in stagione (56 partendo da titolare) J.R. non ha di certo brillato: il giocatore sta mantenendo una media di 8.3, con percentuali dal campo sotto il 40% e tirando con il 36% dal oltre l’arco. Nelle ultime partite Smith sta vivendo una seria al tiro particolarmente negativa, sbagliando 17 dei suoi ultimi 22 tiri.
Il caso è tuttavia destinato a rientrare, con Smith che riprenderà regolarmente gli allenamenti con la squadra e occuperà nuovamento il ruolo di guardia titolare nella sfida che attende i Cavs tra due giorni contro i Denver Nuggets.
Nonostante la ritrovato titolarità, la guardia dei Cavs farà bene a guardarsi dalla serrata concorrenza nel ruolo: da quando è stato acquistato nella trade a 3 squadre, infatti, Hood sta mettendo insieme numeri migliori rispetto a Smith: 11.2 punti a partita, tirando con il 46% dal campo e con il 42% da 3 punti.
Il tutto senza contare la netta superiorità rispetto a J.R. in fase difensiva.
Smith è avvisato: titolare per ora, con l’obbligo di migliorare se non vuole essere sorpassato da Hood.
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