(38-27) Minnesota Timberwolves 99-108 Portland Trail Blazers (36-26)
Wild, wild Western Conference. Con la stagione regolare ormai agli sgoccioli, sono ben 7 le squadre il cui record si differenzia di sole 3,5 partite: dal terzo posto dei Timberwolves al nono dei Clippers il passo è davvero breve. Con questa vittoria, i ragazzi di coach Stotts si sono portati a mezza partita sotto i Timberwolves, alla pari dei San Antonio Spurs e 7-3 nelle ultime 10, con una striscia aperta di cinque vittorie filate.
Damian Lillard è il solito guastafeste. A 35 punti con 22 tiri addiziona 7 rimbalzi e 4 assist, guidando i suoi ad una vittoria cruciale. Nurkic e McCollum combinano per 35 punti, mentre Shabazz Napier dalla panchina continua ad avere la mano calda (16 punti). Ed Davis non scherza: doppia-doppia da 10 punti e 11 carambole. Mani gelate per Moe Harkless, Zach Collins, Evan Turner e Pat Connaughton, ma Lillard paga il biglietto per tutti. Portland tira con un modesto 30% dall’arco, ma costringe Minnesota al 20%. Quando la partita è sul filo dal rasoio, sai già che ora è. Dame time baby:
Si fa dura per i ragazzi di coach Thibodeau senza Jimmy Butler. Se non basta una prova monstre di Karl-Anthony Towns (34 punti e 17 rimbalzi, con 2 assist e 3 stoppate) la candidatura a lasciare sul piatto diverse posizioni nella griglia della Western Conference è tutt’altro che impensabile. Né Andrew Wiggins (21 punti con 20 tiri) né Jeff Teague (13 punti con 14 tiri) riescono a caricarsi la squadra sulle spalle, e la panchina è un disastro. Attenzione, Minnesota.
(27-34) Los Angeles Lakers 131-113 Miami Heat (32-30)
Nonostante Dwyane Wade, i Miami Heat si sono persi. 3-7 nelle ultime 10, i ragazzi di coach Spoelstra sono caduti in casa contro i Lakers. Alla quarta W di fila, invece, gli angeleni viaggiano a gonfie vele: 7-3 nelle ultime 10 e Playoff nel mirino, a detta di Isaiah Thomas e compagni. Eloquente Goran Dragic nel post-partita:
“Ci hanno spazzati via dal campo. Non ci possiamo permettere di subire 130 e passa punti.”
I 73 punti del primo tempo sono un season-high per LA. Il 40-26 nel secondo quarto, in particolare, ha spezzato le gambe di Miami. Brandon Ingram segna 19 punti con 5 assist e altrettanti rimbalzi prima di lasciare il campo per un lieve fastidio al ginocchio. Kentavious Caldwell-Pope posta 18 punti con soli 8 tiri dal campo. Lonzo Ball chiude con un Plus/Minus notevole (+24) e una prova all-around niente male: 8 punti, 7 assist, 6 rimbalzi e 6 rubate. Perfetto (9 su 9) dalla lunetta, Julius Randle esplode per 25 punti e 6 rimbalzi. Kyle Kuzma aiuta dalla panchina: 16 e 6 carambole. Ma le luci del proscenio se le prende Isaiah Thomas: season-high da 29 punti e 6 assist, con 11 su 20 dal campo e 6 su 11 dall’arco. E i complimenti di un dirigente illustre:
Miami ha concesso ai Lakers un astronomico 59,5% dal campo e uno marziano 55,2% da 3. Tutti altri numeri per i padroni di casa, che tirano 9 su 31 dall’arco. 15 punti con 17 tiri per Josh Richardson (-30 di Plus/Minus), 19 punti con altrettanti tentativi per Goran Dragic. Buona la prova di Justise Winslow (bentornato tra noi!): 17 punti con 11 tiri e 5 rimbalzi. Kelly Olynyk è freddissimo (0 punti), fortuna che Bam Adebayo scrive doppia-doppia dalla panchina (15 + 10 rimbalzi, di cui 4 offensivi). Bene di nuovo Dwyane Wade (25 punti), ma non basta. Tutto da cancellare per Miami, che deve presto rimettersi in carreggiata se non vuole perdere l’ottava piazza ad Est.