Per un giocatore NBA l’attesa costante per trovare spazio in una partita può essere molto dura. Richaun Holmes dei 76ers ha voluto spendere qualche parola riguardo alla sua situazione nella franchigia:
“Bisogna solo ricordare la benedizione di trovarsi qui ogni giorno. Ci sono solo 450 ragazzi qui, quindi bisogna darsi da fare giorno dopo giorno. Veniamo pagati per restare pronti e per comportarci in modo professionale.”
Da quando è stato selezionato al secondo giro del Draft tre anni fa, Holmes ha dovuto lottare costantemente per mantenere un ruolo rilevante all’interno del roster. Anche quando il giocatore ha saputo mostrare il suo talento nel poco spazio concessogli, l’impresa di ottenere un buon minutaggio stabilmente è comunque apparsa complessa, vista la profondità del roster dei 76ers nella posizione di lungo.
Ogni volta che il giocatore è sceso in campo ha sempre cercato di rendere difficile al proprio coach il compito di rimetterlo in panchina. Brett Brown ha elogiato la costanza e l’impegno del suo giocatore con queste parole poco prima della gara contro i Cavs:
“Penso che sia un giocatore fantastico. Viene visto come una sorta di martire nella nostra città. Si è ritrovato dietro Jahlil [Okafor] e Nerlens [Noel] e adesso è dietro Amir [Johnson], ma quando è il momento di scendere in campo, gioca sempre nel modo giusto. Penso che il suo spirito e la sua attitudine sia estremamente positive.”
Parole molto importanti per un giocatore che sta collezionando cifre discrete, con 6,2 punti e 4.6 rimbalzi di media a partita in soli 15 minuti di utilizzo a partita. I Philadelphia 76ers, dopo aver aggiunto al proprio roster un’utile pedina come Ilyasova, devono essere felici di ritrovarsi in casa un giocatore così disponibile, sempre capace di rispondere presente quando chiamato in causa.
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