(19-46) Phoenix Suns 112-113 Atlanta Hawks (20-44)
Scontro poco nobile in fatto di record ma estremamente interessante se guardato dalla prospettiva del tanking quello tra i Suns e gli Hawks. L’uomo decisivo? Taurean Prince, uno di quelli che -probabilmente- farà parte dei piani di Atlanta anche quando la franchigia della Georgia non sarà più invischiata nella lotta per le ultime posizioni della lega. Il numero 12 di coach Budenholzer ha infilato la tripla decisiva con 7.6 secondi sul cronometro al termine di una gara caratterizzata da continui sorpassi e contro-sorpassi, all’interno della quale nessuna delle due squadre ha mai superato i 7 punti di vantaggio.
Prince non ha solo segnato il tiro decisivo: a fine serata per lui ci son stati ben 22 punti e 5 rimbalzi, frutto di un eccellente 6 su 8 nel tiro pesante. Sono stati 21, invece, i punti di Dennis Schröder che, però, è stato costretto a guardare i minuti decisivi dalla panchina nel finale a causa di un infortunio alla gamba dopo una brusca caduta nel terzo quarto. Eccellente, nel complesso, la prova nel tiro pesante per gli Hawks che hanno infilato 17 triple sulle 33 tentate contro le sole 11 degli avversari.
Per i Suns, autori comunque di una notevolissima prestazione di coinvolgimento corale suggellata da 33 assist, non sono bastate né la tripla doppia di Elfid Payton (11+10+14) né la prova mostre di TJ Warren che ha messo a referto ben 35 punti con il 61.5% dal campo. Ennesimo ventello anche per Booker, malgrado il non eccellente 8-18 dal campo. La squadra di coach Triano, però, può consolarsi con un’altra importantissima sconfitta nella corsa al tanking.
(36-26) New Orleans Pelicans 126-109 Dallas Mavericks (19-45)
Una squadra che non vuole smettere di vincere per sognare il fattore campo nei playoff e una squadra che di recente ha visto il proprio presidente dichiarare che la sconfitta è la loro miglior opzione: come poteva finire secondo voi? Ovviamente una vittoria piuttosto netta per la squadra che corre per i Playoff.
In casa Pelicans, di certo, non è mancata una diffusa vena realizzativa: oltre al solito mostruoso Anthony Davis, autore di una doppia doppia da 23 più 13, è arrivata anche una prova da 30 punti e 7 assist per Jrue Holiday, una partita da 24 punti per Nikola Mirotic e una simil tripla doppia da 14, 10 assist e 9 rimbalzi per un Rajon Rondo che ci hanno ricordato quelli che infilava night in and night out con i Boston Celtics.
A leggere queste cifre penserete che sia stato tutto facile per la franchigia della Louisiana e in effetti il +19 toccato nel primo tempo portava tutti a pensare che così sarebbe stato. Invece, a inizio quarto quarto, i Dallas Mavericks hanno infilato un parziale di 9-0 che li ha riportati sotto di soli quattro punti sull’87-91, prima di vedere i propri tentativi di rimonta frustrati da un 10-0 di NOLA, figlio soprattutto di due triple di Holiday e Mirotic. Nel rettilineo finale i Pelicans sono entrati in amministrazione controllata, mentre Dallas deve accontentarsi della serata amarcord di Nowitkzi e di guardare speranzosi al futuro con Dennis Smith Jr.: i due hanno infilato entrambi 23 punti.
Ottava vittoria filata per i Pelicans, ora quarti nel selvaggio Ovest.
(36-27) Indiana Pacers 98-95 Washington Wizards (36-28)
Seconda, pesantissima, vittoria consecutiva contro potenziali avversarie playoff per gli Indiana Pacers, guidati dal sempre più candidato al Most Improved Player of the Year Award Victor Oladipo.
Per l’ex Hoosier sono ben 33 i punti a referto, conditi da 7 rimbalzi: il nazionale nigeriano è sempre più eroe di una franchigia che sembra aver dimenticato Paul George. Se Oladipo è stato il perfetto Batman della serata, ad improvvisarsi Robin ci ha pensato Bojan Bogdanovic, autore di 20 punti con 12 tiri.
Peggiora, dunque, il record di Washington senza Wall: gli Wizards sono ora 10-6 senza il loro All Star principe. In contumacia a Wall, la squadra della capitale non può fare a meno di andare dalla sua seconda stella: un Bradley Beal che ha, a suo modo, vissuto una notte storica mettendo a referto un career-high di 11 assist e segnando 22 punti. A preoccupare maggiormente Washington, però, è la percentuale del suo numero 3 che ha messo appena 8 dei 27 tiri tentati e viaggia con un orrido 19-63 dal campo nelle ultime tre gare. In questa partita, nello specifico, il peso specifico dei tiri non realizzati dal prodotto di Florida è stato enorme: Beal ha sbagliato un layup in transizione sul 96-95 e ha anche mandato sul ferro il jumper successivo per pareggiare la gara sul 97-97, dopo l’uno su due dalla lunetta di Joseph.
Non tutto da buttare, però, per la squadra di coach Brooks: da segnalare un positivo Otto Porter da 17+8 con il 50% dal campo e, soprattutto, la capacità di non arrendersi quando sembra battuta.
A cavallo tra terzo e quarto quarto, infatti, Washington ha piazzato un parziale di 12-0, rimettendo in piedi una partita che, come abbiamo visto, è arrivata a decidersi quasi all’ultimo tiro.
Alla fine dei conti un ottimo banco di prova per entrambe in vista dei Playoff.