(45-20) Boston Celtics 105-89 Chicago Bulls (21-42)
Prova di maturità per i Boston Celtics, che volano allo United Center di Chicago senza Kyrie Irving ma non si fanno sorprendere dai Bulls di coach Hoiberg, e restano a una partita e mezzo dal primo posto dei Raptors a Est.
Boston non vuole rischiare di buttare una vittoria sulla carte facile, e il 35-16 con cui conclude il primo quarto lancia un segnale ben chiaro ai Bulls invischiati nella lotta per il tanking.
La forbice continua ad allargarsi anche nel secondo parziale, Jaylen Brown veste i panni del leader e trascina i suoi al +26 dopo soli due quarti (pareggiato il massimo vantaggio di una squadra all’intervallo in questa stagione).
Chicago non accenna alla minima reazione, continua ad incassare come se subire punti fosse l’obbiettivo del gioco e nel terzo quarto sprofonda fino a -33, facendo risultare inutile il mega parziale di 36-19 che riesce a mettere in campo negli ultimi 12 minuti, quando la partita è già finita.
Il risultato finale, nonostante la rimonta dei Bulls, dice 105-89, Brown è il migliore della partita con 21 punti, Tatum e Horford seguono rispettivamente con 14 e 13, mentre per i Bulls si salva solo Denzel Valentine con 20 punti e 5 rimbalzi.
(18-45) Memphis Grizzlies 98-100 San Antonio Spurs (37-27)
Tornano alla vittoria gli Spurs dopo la sconfitta interna con i Lakers, e lo fanno sconfiggendo di misura i derelitti Memphis Grizzlies ancora davanti al pubblico dell’AT&T Center.
La partita comincia su ritmi bassi, sia Marc Gasol che LaMarcus Aldridge sono regolarmente in campo ma le squadre non spingono sull’acceleratore inizialmente; dopo un primo quarto chiuso sul 23-21 per gli ospiti, San Antonio prova a cambiare le cose prima dell’intervallo ma non ha troppo successo, andando negli spogliatoi avanti soltanto di un punto – merito della difesa dei Grizzlies efficace almeno una volta in questa desolata stagione.
Memphis non si lascia comunque intimorire, resta a contatto e addirittura torna in vantaggio alla fine del quarto, mettendo in chiaro di voler provare a giocarsi la partita.
Il punteggio rimane in equilibrio fino agli ultimi possessi, quando Rathan-Mayes spaventa SA con un layup a 13 secondi dal termine che porta il punteggio sul 99-96 per gli Spurs; dopo una palla persa di Anderson, Gasol sbaglia la tripla del pareggio e Aldridge cattura il rimbalzo e viene mandato in lunetta, dove fa 2/2 e chiude la partita nonostante il jump-shot infilato da Gasol a fil di sirena.
Finisce 100-98, gli Spurs restano così al quinto posto a mezza partita dal terzo di Portland, guidati dai 23 punti dalla panchina di Tony Parker e i 17 di Davis Bertans, mentre per Memphis si distinguono Gasol (23 e 10 rimbalzi) e JaMychal Green (14 e 15 rimbalzi).
(20-44) Orlando Magic 80-94 Utah Jazz (34-30)
Partita tranquilla per i Jazz, che ricevono i Magic davanti al pubblico di casa e hanno bisogno di una vittoria per restare a una partita e mezzo dall’ottavo posto dei Nuggets.
L’inizio è in favore degli ospiti, interessati comunque più alla sconfitta che ad altro, trascinati da una buona vena del proprio quintetto e in particolare di Nikola Vucevic, Aaron Gordon ed Evan Fournier.
Archiviati primi 12 minuti sul 29-15 per Orlando, però, Utah mette la freccia e prende il controllo della partita con un parziale di 29-15, che di fatto chiude i conti ancora prima dell’intervallo vista la verve con cui reagiranno gli avversari.
Orlando sembra totalmente disinteressata a tentativi di rimonta, e si limita a non far allargare troppo la forbice e prendere un’imbarcata, lasciando che la partita si concluda sul 94-80 finale.
L’MVP della partita è sicuramente Rudy Gobert, fondamentale per i Jazz dopo l’infortunio e che chiude con 21 punti e 17 rimbalzi, seguito dai 19 con 5 rimbalzi e 4 assist del solito Donovan Mitchell; per i Magic, il terzetto di cui sopra chiude rispettivamente con 15, 13 e 12 punti, ma evidentemente non basta.
(38-21) Portland Trail Blazers 108-103 Los Angeles Lakers (28-35)
Si interrompe la striscia di vittorie dei Los Angeles Lakers, che cadono in casa contro i lanciatissimi Blazers di Lillard e McCollum.
L’inizio della partita è equilibrato, e come da pronostico i padroni di casa riescono a tenere testa a Portland davanti al pubblico di casa, e dopo un primo quarto chiuso sul 27-24 gli ospiti non riescono a scappare. A fine primo tempo il risultato dice 58-55.
Nel terzo quarto sono sorprendentemente i Lakers a provare l’allungo, scappando fino al +12, ma è solo la calma prima della tempesta in arrivo; Portland inizia gli ultimi 12 minuti in svantaggio in doppia cifra e sa di non potersi permettere di perdere, quindi in poche parole ci pensa Damian Lillard che fa piovere una serie triple sui Lakers che allargano la forbice del parziale fino a 35-23, con la partita che si chiude sul 108-103 per Portland.
Dame è il migliore con 39 punti, lo segue McCollum con 22, mentre per i Lakers bene Randle, con 21 punti e 9 rimbalzi, e Caldwell-Pope (16 e 9 rimbalzi). Infortunato Brandon Ingram.