(22-42) Chicago Bulls 119-110 Memphis Grizzlies (18-46)
Si affrontano due dei peggiori team NBA, che ormai pensano solo al Draft del 22 giugno. La spuntano i Bulls, squadra nel complesso più talentuosa e meglio amalgamata, che affossano ulteriormente dei Grizzlies ormai con l’etichetta “worst team 2017-2018”. Il giovanissimo quintetto di Chicago gioca bene: 22 punti per il 20enne Markkanen, 21 per il 22enne LaVine e per il 23enne Dunn, 15 per il 23enne Portis; l’anziano del gruppo – il 28enne Justin Holiday – ne mette 14. Chicago vince grazie a migliori percentuali (53% dal campo contro il 49; 38 da tre contro il 34) e al dominio a rimbalzo (41 a 33), che compensa una circolazione di palla non proprio eccelsa (20 palle perse). Nelle fila dei Grizzlies il migliore è Dillon Brooks: il rookie mette 29 punti con 5-9 dall’arco.
(34-31) Milwaukee Bucks 99-110 Houston Rockets (51-13)
E sono 17. I Rockets falciano un avversario dopo l’altro e, con la vittoria in back-to-back sui Bucks, centrano la più lunga serie stagionale di successi consecutivi nell’intera NBA (superando i Celtics di inizio annata, fermi a 16). Houston non perde dal 26 gennaio (contro i Pelicans).
Laconico James Harden:
“Troviamo sempre il modo di vincere. Ogni partita è una storia a sé; ma noi riusciamo ad affermarci ogni volta.”
Proprio il Barba, manco a dirlo, è il migliore tra i Texani: 26 punti, 5 rimbalzi, 6 assist, 4 rubate (pure 5 perse). Houston è il consueto bombardiere dall’arco (40 tentativi di squadra), pur se meno preciso del solito (14 triple convertite; 35%). Lo slancio definitivo alla fuga Rockets lo dà il panchinaro terribile Eric Gordon, con due bombe chiave nel terzo quarto che creano un solco – anche psicologico – irrecuperabile tra le squadre (82-73 a 1.38 dal termine della frazione, sulla seconda tripla realizzata di Gordon; 87-76 a parziale concluso). Nell’ultimo quarto regna l’equilibrio: 23-23 e distacco invariato a fine gara (i Bucks si portano sul -5 a 1.06 dal termine, ma Chris Paul la chiude definitivamente con un floater a bersaglio pochi secondi dopo). Milwaukee le prova tutte, compreso Giannis Antetokoumpo schierato per alcuni tratti della partita da centro, ma Houston è più talentuosa ed esperta. Il greco chiude con 30 punti e 7 rimbalzi, coadiuvato da un Khris Middleton da 18 e 12. Il coach dei Bucks, Joe Prunty, commenta così la sconfitta:
“Dovevamo essere più decisi sui palloni contesi, metterci più grinta. Giocando meglio sulle linee di passaggio avremmo potuto correre; quando corriamo tanto mettiamo gli avversari in grande difficoltà.”