Approdato da pochi giorni ai Minnesota Timberwolves dopo la poco felice parentesi ai Cleveland Cavaliers, Derrick Rose vuole togliersi qualche sassolino dalla scarpa e si rivolge a tutti coloro che, negli ultimi anni, lo hanno pesantemente criticato, arrivando a definirlo addirittura un giocatore non a livello NBA.
“Ecco come mi sento, ecco la mia visione: Tu puoi pensare quello che vuoi su di me, puoi dire che faccio schifo, che non so giocare, che non so tirare, che non so fare questo e quello, ok, va bene. – spiega Rose ai microfoni di Nick Friedell di ESPN – Non mi offendo per quello. Se pensi questo va bene, ma allo stesso tempo io non ho bisogno della tua fo***ta approvazione. Io so chi sono, so il tipo di giocatore che sono.”
I numeri di questa stagione sono però tutti contro Rose: 25% da tre, più palle perse che assist, Cleveland che è in passivo di 5.3 punti su 100 possessi con lui in campo, tutti fattori che lasciano numerosi punti di domanda sul futuro di Rose che, dopo l’ennesimo infortunio e tre settimane di stop prese “per riflettere sul futuro”, è ritornato nel roster giusto in tempo per essere scambiato e poi immediatamente tagliato alla trade deadline.
La speranza per il giocatore e per i suoi tifosi è che il ritorno alla corte di Coach Thibodeau, lo stesso allenatore degli anni dell’MVP a Chicago, possa ridare motivazioni a Rose e che l’inserimento nella rotazione dei Timberwolves, squadra pienamente in corsa per i Playoff, permetta all’ex Bulls di riprendere quella confidenza che ormai sembra mancargli dal 2012, dal gravissimo infortunio.
Appuntamento a stasera, alle 20.30 ora italiana, per il probabile esordio a Minneapolis di Derrick Rose, nella sfida contro i Golden State Warriors.
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