Con l’arrivo di Jimmy Butler a Minnesota, la squadra ha dovuto creargli spazio e chi ne ha risentito in particolare sono state le due stelle dei Timberwolves: Karl-Anthony Towns e (soprattutto) Andrew Wiggins. Entrambi, infatti, in questa stagione hanno visto il proprio utilizzo e la propria produzione offensiva ridotti.
Il centro, però, continua comunque a essere la principale soluzione dell’attacco dei T’Wolves, specialmente quando Butler è in panchina. La sua capacità di mettere in difficoltà le difese avversarie, infatti, ha permesso a Towns di restare la vera stella della squadra.
Al contrario, Wiggins ha passato un duro periodo e ha dovuto adattarsi alla nuova gerarchia, che lo vede più in basso rispetto allo scorso anno. Il 23enne, infatti, è nella sua peggior stagione in carriera a livello di efficienza, con “solo” 17.9 punti, 4.1 rimbalzi e 1.8 assist in più di 36 minuti a partita.
Questa situazione sembra stia iniziando a pesare sul giovane, che, secondo quanto riportato da Darren Wolfson di 1500 ESPN, avrebbe “bisbigliato a dei compagni” di essere scontento del suo nuovo ruolo come terza scelta dietro Butler e Towns.
Wiggins, comunque, sta ottenendo delle medie migliori di Towns per quanto riguarda canestri a segno per 100 possessi (22 contro 19.6) e utilizzo nei possessi di Minnesota (23.7% contro 22.4%). È probabile, quindi, che tale frustrazione sia maturata più nelle ultime gare, che durante l’intera stagione. Contro Golden State e Washington, infatti, coach Thibodeau ha optato per una strategia – che si è poi dimostrata vincente (109-103 contro gli Warriors e 116-111 contro gli Wizards) – Towns-centrica in attacco. L’utilizzo già limitato di Wiggins, quindi, potrebbe diminuire ancora con il rientro di Butler nelle rotazioni.
Leggi anche:
Risultati NBA: Swaggy P batte LA; cadono Giannis e Dragic
Lo strano caso dei Minnesota Timberwolves
T’Wolves, infortunio al ginocchio per Butler
Timberwolves, Karl-Anthony Towns sulla corsa Playoff: “È come essere in una palude”