Chris Bosh – fuori dalla NBA dal 9 febbraio 2016: gli sono stati trovati due coaguli nel sangue – non si è mai ritirato ufficialmente. L’ala grande ex Toronto Raptors e Miami Heat – membro dei Big 3 del team della Florida con LeBron James e Dwyane Wade, nonché due volte Campione NBA – spera ancora in una chance. Le squadre della lega, però, non paiono intenzionate a concedergliela. Bosh è – comprensibilmente – considerato un investimento troppo rischioso.
ANCORA BOSH?
Queste le dichiarazioni in merito di Jackie MacMullan di ESPN:
“Ho parlato della cosa con alcune squadre. La risposta, su Bosh, è sempre stata la stessa: non ci fidiamo, troppi rischi. I Miami Heat conoscono la sua situazione; le altre squadre, per legge, non hanno accesso ai documenti medici. Io, però, ho la sensazione che gli Heat abbiano fatto vedere qualcosa ad alcuni team avversari; che in giro per la NBA, si sappia più, sulle condizioni di salute del giocatore, di quanto detto pubblicamente.”
Il 34enne Bosh, 11 volte All-Star, ha medie carriera di 19.2 punti e 8.5 rimbalzi. Gli estimatori – in senso prettamente tecnico – di certo non mancano. Molto difficile, però, che – stante la situazione confermata anche dalla MacMullan – qualcuno si senta di dargli una possibilità. Discorsi economici a parte, il focus di tutti dovrebbe essere quello di preservare la salute del giocatore. Il focus di Bosh stesso, pure, in primis.
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