Dopo la sconfitta di misura riportata dai suoi Clippers contro i Rockets per 101 a 96, Doc Rivers ha deciso di lamentarsi pubblicamente dell’arbitraggio della partita con queste parole:
“Non voglio dire molto a proposito dell’arbitraggio. Loro hanno tirato 41 triple, noi 18. Li abbiamo doppiati per punti nel pitturato. E loro hanno tirato 24 liberi contro i nostri 8. È uno scherzo. Deve essere tutto uno scherzo. Penso che i nostri ragazzi abbiano subito contatti per tutta la partita: Lou [Williams] è stato buttato giù in una giocata verso la fine e non è arrivato il fischio. Austin è stato colpito, niente chiamata. DJ [DeAndre Jordan] ha subito un fallo da dietro“
I Rockets hanno in realtà finito con 23 tiri liberi e non 24 come sostenuto da Rivers, ma poco cambia. La polemica di Doc sembra resa ragionevole dal fatto che i Clippers hanno segnato 70 punti nel pitturato, mentre Houston ne ha segnati solamente 36. La mancanza di fischi che abbiano portato Williams e compagni in lunetta questa notte rappresenta un’inversione di tendenza rispetto a l’intera stagione: L.A. si classifica infatti terza per tiri liberi tentati a partita, con una media di 25.4, dietro solo agli Hornets e proprio ai Rockets.
Rivers ha poi aggiunto:
“Non mi sono lamentato [a proposito dell’arbitraggio] per tutta la stagione. I nostri ragazzi sono scesi in campo mettendoci il cuore. Ma loro hanno tirato tantissimi tiri liberi in più di noi e noi abbiamo attaccato a lungo. Semplicemente non riesco a trovare un senso a questo fatto. Quel che è stato è stato, adesso dobbiamo andare avanti“
Molta frustrazione per coach Rivers dopo che i suoi ragazzi sono andati davvero ad un passo dallo sconfiggere la corazzata Rockets. Adesso, tuttavia, è viva l’esigenza di andare oltre in casa Clippers: la squadra occupa attualmente la nona posizione della Western Conference ed è ad una partita di distanza da Spurs e Jazz. I Clippers torneranno in campo oggi per sfidare i Thunder di Westbrook e provare a portare a casa vittorie utili in chiave Playoff.
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