Dopo le supposizioni delle scorse settimane riguardo la modifica dei Playoff, bocciate da varie personalità cestistiche, Adam Silver è intervenuto nuovamente sulla vicenda.
Il commissioner dell’NBA infatti, ha preferito fare marcia indietro su di un argomento ancora embrionale piuttosto di lasciare che, una delle sue riforme più ambite, potesse essere preda del fuoco incrociato degli addetti ai lavori.
“Stiamo guardando con attenzione a riguardo, ma siamo ancora lontani dal proporre una solida soluzione. Ovviamente ha un senso posizionare le squadre dalla prima alla sedicesima posizione, ma abbiamo due conference geograficamente distanti tra loro. Il problema per noi è posizionare le squadre sulla base di record, solo che essi devono essere basati su un programma equilibrato.
Creare però un programma maggiormente equilibrato richiederebbe l’ausilio di maggiori viaggi nel corso della stagione. Cosa che noi invece stiamo cercando di limitare, dato che abbiamo dovuto aggiungere una settimana alla stagione per ridurre il numero di back-to-back. Non possiamo nemmeno ridurre la qualità della competizione a causa dei lunghi spostamenti, ne rimetterebbe la competizione e aumenterebbero gli infortuni. Tutte queste ragioni mi portano a dichiarare che non siamo ancora pronti ad un cambiamento.”
E’ necessario ricordare che, qualora Adam Silver presentasse una concreta proposta di riforma dei Playoff nei prossimi mesi, sarebbero necessari due terzi dei voti del consiglio d’amministrazione NBA per approvarla.
Un ostacolo non di poco conto, se si tiene conto che il cambiamento, fino a questo momento prospettato, sarebbe difficilmente digeribile dalle 15 franchigie che compongono la Eastern Conference.
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