Utah Jazz

Gobert soddisfatto di questi Utah Jazz

In estate gli Utah Jazz hanno perso il loro miglior giocatore Gordon Hayward, accasatosi ai Boston Celtics, con cui per ora ha potuto sfortunatamente giocare solamente 5 minuti a causa del grave infortunio nella partita d’esordio contro i Cleveland Cavaliers. Oltre al prodotto di Butler durante la off-season la franchigia aveva operato altre mosse: il cambio di testimone in regia Hill-Rubio e la decisione di non rinnovare Rodney Hood (poi scambiato con i Cavs). Tutti questi cambiamenti potevano far presagire una stagione di transizione per la squadra di Salt Lake City, una stagione da tanking in cui ambire ad una scelta alta in un draft 2018 di altissimo livello.

Ad oggi però la situazione è totalmente diversa. Dopo un inizio difficile infatti, dovuto anche a diversi infortuni, ora gli Utah Jazz dopo una grande rincorsa occupano la 5 posizione ad ovest e sono una delle squadre più in forma della Lega.

Insieme alla 13esima scelta allo scorso Draft Donovan Mitchell, miglior realizzatore della squadra che sta infrangendo diversi record, uno dei grandi protagonisti di questa cavalcata, che ha visto la squadra di Quin Snyder perdere solo due partite dal 21 gennaio ad oggi, è sicuramente Rudy Gobert.

Il nazionale francese ha sofferto parecchio nella prima parte di stagione, in cui si è dovuto fermare due volte per infortunio, ma da febbraio ha ritrovato continuità, confermandosi uno dei migliori centri di tutta la lega. Con il proprio lungo in campo gli Utah Jazz sono una squadra totalmente diversa, migliore soprattutto nella metà campo difensiva dove il loro defensive rating passa da 107 a 99.

Inoltre nel mese di marzo Gobert è un fattore anche in attacco dove sta realizzando 19 punti di media con 14 rimbalzi e quasi il 70% dal campo.

Lo stesso giocatore ha fatto sapere di aver apprezzato la decisione della franchigia di mantenere una mentalità vincente in questa prima stagione senza Hayward:

“Sono dell’idea che si debba insegnare a vincere, ai giocatori giovani non si può insegnare solo le skills o a diventare più forti fisicamente. Non credo nel tanking, non credo nella mentalità di perdere apposta per prendere un diciannovenne al draft che non hai mai visto”.

I Jazz ora cavalcano una striscia di 9 vittorie consecutive e possono ancora ambire a migliorare la loro posizione nella Western Conference con il quarto posto degli Oklahoma City Thunder, che garantirebbe loro il fattore casa al primo turno, a sole due partite di distanza e con due partite in più da giocare.

 

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Pubblicato da
Francesco Grisanti

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