Risultati NBA

Risultati NBA: James stellare sui Nets, tripla doppia su ogni cosa per Harden. Bene Bucks e Celtics

(44-29) Cleveland Cavaliers 121–114 Brooklyn Nets (23-51)

La prima partita della notte è quella che va in scena al Barclays Center di Brooklyn, dove i Nets ospitano dei Cleveland Cavaliers desiderosi di portarsi a casa il quinto successo consecutivo.

La partita non sembra però cominciare nel migliore dei modi per i Cavs, che sbagliano i primi 8 tiri della partita prima del canestro di LeBron James (chiuderà il quarto con 12 punti) che mette un po’ di ordine nel caotico attacco di Cleveland. A questo punto infatti, i Cavs riescono a ritornare in partita, ma non a vincere la prima frazione di gioco, che termina sul punteggio di 30-28 in favore dei padroni di casa. Nel secondo e terzo periodo nessuna delle due squadre riesce a prevalere sull’altra; il copione sembra rimanere lo stesso anche nei primi minuti dell’ultimo quarto, ma a 6:17 dalla sirena, sul punteggio di 100-99, Cleveland fa registrare un parziale di 8-0, venendo trascinata da James, fino ad arrivare alla doppia cifra di vantaggio. I Nets tirano fuori l’orgoglio tornando sotto di 5, ma James segna la tripla più importante della partita a 39 secondi dalla fine, portando i suoi avanti per 119-111 e assicurandosi la vittoria.

 

King James riesce a imporre il suo dominio sui Nets grazie a una prestazione da 37 punti, 10 rimbalzi e 8 assist, coronata dalla roboante schiacciata ai danni di Joe Harris nel primo quarto, collezionando così almeno 2000 punti in regular season per la decima volta in carriera, unendosi a Michael Jordan e a Karl Malone come gli unici giocatori nella storia NBA a raggiungere tale traguardo.

Kevin Love, che in questa mini striscia vincente sta tenendo una media di 22,5 punti a partita, ha aggiunto 20 punti e 15 rimbalzi (andando a contribuire in modo significativo ai 49 rimbalzi di squadra, mentre i Nets si fermano a quota 38 carambole); fondamentali anche gli apporti di Jordan Clarkson e di George Hill, autori di 18 e 17 punti rispettivamente, così come i 16 punti di Rodney Hood. Ai Nets non sono dunque bastati i 30 punti di Joe Harris in uscita dalla panchina, i 18 di DeMarre Carroll e i 16 di Spencer Dinwiddie.

 (43-31) San Antonio Spurs 103–106 Milwaukee Bucks (39-34)

Giannis Antetokounmpo ritorna dall’infortunio alla caviglia per segnare 25 punti e catturare 10 rimbalzi nella vittoria interna contro i San Antonio Spurs, apparsi in netta ripresa nelle ultime partite dopo i rivedibili risultati dell’ultimo mese, ma dovendosi così fermare a sei vittorie consecutive. Gli Spurs hanno comunque lottato fino all’ultimo, recuperando uno svantaggio in doppia cifra nei minuti finali, mancando la vittoria per un soffio.

I Bucks tentano infatti la fuga già nel primo quarto, terminato con il punteggio di 27-15. Nel corso della seconda frazione di gioco San Antonio riesce ad annullare lo svantaggio, fino a ritrovarsi in vantaggio per 49-47 all’intervallo. Nel terzo quarto, però, i Bucks riescono a costruire un discreto margine di vantaggio, tornando alla doppia cifra di distanza, grazie ad un 16/25 dal campo nel quarto e ad un ispiratissimo Eric Bledsoe che realizza 11 dei suoi 23 punti nel solo terzo periodo. Gli Spurs si sono così ritrovati sotto di 15 punti a 8 dalla fine, ma un LaMarcus Aldridge da 34 punti e 7 rimbalzi (coadiuvato dai 22 punti e 13 rimbalzi di Pau Gasol) riesce a riportare sotto di 3 la sua squadra a 35 secondi dalla sirena finale. A questo punto, dall’altra parte Bledsoe sbaglia la tripla, dando il là al contropiede di Dejounte Murray per il canestro dalla distanza del pareggio, ma Khris Middleton (19 punti e 7 rimbalzi per lui) è sufficientemente reattivo da stoppare il tentativo dell’ala di San Antonio.

La squadra di coach Popovich vede così sfumare la vittoria, nonostante il dominio dei suoi ragazzi sotto canestro (53 rimbalzi contro i 37 dei Bucks), pagando così la minore percentuale dal campo (44,6% da due e 23,5% da tre per gli Spurs, mentre 48,8% e 33,3% rispettivamente per i Bucks).

(39-35) Miami Heat 107–113 Indiana Pacers (43-31)

I risultati NBA vedono poi gli Indiana Pacers assicurarsi un posto ai playoff grazie alla vittoria sugli Heat dopo un overtime: lo stesso vale per i Sixers, che ora hanno la certezza matematica di parteciparvi dopo sei lunghi anni di Process.

Ad archiviare una pratica tutt’altro che semplice ci pensa il solito Victor Oladipo, realizzando 23 punti e fornendo 5 assist; Thaddeus Young non è da meno con 22 punti, 9 rimbalzi e 5 rubate, così come Bojan Bogdanovic con 18 punti e 8 rimbalzi. La partita comincia infatti in salita per i padroni di casa, che si trovano sotto di 14 punti già nella prima frazione di gioco. Nel secondo quarto i Pacers riescono a ricucire lo svantaggio con un parziale di 9-1, per poi condurre la partita a poco più di due minuti dall’intervallo, che arriva però con la squadra della Florida in vantaggio per 53-52. Per tutto il secondo tempo l’esito della partita sembra incerto, fino a quando a 8 secondi dalla fine James Johnson sbaglia il tiro libero che avrebbe regalato la vittoria a Miami: il punteggio rimane inchiodato sul 96 pari e si deve andare al tempo supplementare. Dopo due minuti equilibrati, a 2:49 dalla fine Darren Collison segna la tripla che dà il vantaggio ai Pacers per 101-100: da questo canestro scaturisce il parziale di 11-2 in favore di Indiana che condanna gli Heat alla sconfitta per il 113-107 finale.

Chiave interpretativa della partita di Indiana è la maggiore intensità difensiva, come dimostrano il maggior numero di rimbalzi catturati (51 contro 39) e di stoppate effettuate (7 contro 3), che compensano così la minore precisione da dietro l’arco (34,8% contro il 40%); per Miami dunque inutili i 19 punti di Tyler Johnson e i 15 punti e 9 rimbalzi di James Johnson, così come i 14 punti di Bam Adebayo.

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Pubblicato da
Andrea Capiluppi

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