A tre anni dal suo approdo nella lega, Jahlil Okafor si affaccia alla free agency 2018 senza aver dato prova del suo potenziale. La terza scelta assoluta al Draft 2015 (dietro Towns e Russell) è finita a Brooklyn a inizio dicembre via trade e anche qui ha faticato, per varie ragioni, a imporsi nelle rotazioni di coach Atkinson.
Il capo-allenatore dei Nets ha confermato al New York Post le difficoltà nella valutazione del giocatore:
“Ha avuto una finestra ridotta di opportunità, lo dico onestamente. Non gli ho dato – non gli abbiamo dato – una grande spazio, un campione consistente di partite [in cui mettersi in mostra] e di fronte al quale puoi dire ‘Ecco qui 30-40 partite’ . […] Ci è voluto un po’ per il suo inserimento. Se l’avessimo avuto [con noi] da più tempo, si sarebbe ambientato meglio. Non è stato facile per lui, siamo stati molto esigenti dal punto di vista fisico e a livello di adattamento a un nuovo sistema. […] Mi piace lo spirito con il quale lavora.”
Dal suo arrivo nella Grande Mela, Okafor ha giocato 25 partite (6 punti e 2,8 rimbalzi in 12′ poco più di media).
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