Nella passata stagione l’esclusione di LeBron James dai finalisti per l’MVP era stata accolta con filosofia dal diretto interessato.
Quest’anno, invece, il nativo di Akron è partito sin da subito con le marce alte mostrando di non voler lasciare nulla al caso, nemmeno in stagione regolare. Di seguito quanto dichiarato ad Associated Press:
“Considerando la mole di lavoro, come lo sto svolgendo, ciò che è successo alla nostra squadra in tutto l’anno, gli infortuni che abbiamo avuto […], il fatto di riuscire a tenere il tutto in linea di galleggiamento mi porterebbe a votare certamente per me. Ovviamente ho avuto altre stagioni incredibili in passato, ma ho già detto che questo è il mio meglio dal punto di vista della completezza di gioco.”
LeBron, alla 15ª nella NBA ai massimi livelli, sta facendo registrare statistiche in linea con le annate che gli sono valse il premio (2009, 2010,2012,2013), con un sensibile miglioramento alla voce assist (attualmente 9,1 di media a sera). L’eventuale quinta affermazione permetterebbe a James di raggiungere Michael Jordan e Bill Russell.
Nonostante la chiara presa di posizione, il record deficitario dei suoi Cavaliers (44-30) potrebbe pesare nei confronti con gli altri competitor – Harden su tutti.
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