È finalmente arrivato il momento tanto atteso per Nash, Kidd e Hill che, secondo quanto riportato da Adrian Wojnarowski di ESPN, entreranno di diritto nell’HOF ’18. L’ufficialità dovrebbe arrivare comunque nel weekend, tramite una conferenza stampa in quel di San Antonio (in occasione delle Final Four NCAA).
Kidd & Nash
Kidd, che si classifica secondo nella storia della NBA per assist e terzo per triple doppie a referto (107), è stato anche un 10 volte All-Star e ha vinto un titolo NBA con i Dallas Mavericks nel 2011, battendo in cinque gare i favoritissimi Miami Heat di James-Wade-Bosh. Secondo anche per palle rubate a partita (2.684), è stato rookie dell’anno nella stagione 1994-95.
Nash invece, terzo nella classifica All-Time per assist, è stato uno dei 12 giocatori a vincere due volte il premio di MVP, oltre ad esser stato un otto volte All-Star e tre volte membro dell’All-NBA First Team. La sua capacità di passare la palla, combinata ad un ottimo tiro e ad un utilizzo dello space-and-pace praticamente perfetto ne ha fatto inoltre il precursore delle point guard moderne.
Hill
Hill è stato due volte campione nazionale e All-American con l’Università di Duke, ma gli infortuni purtroppo gli impedirono di raggiungere gli stessi traguardi anche in NBA. Co-rookie dell’anno assieme a Jason Kidd, durante i suoi 19 anni di carriera il numero 33 è comunque riuscito ad ottenere sette convocazioni all’All-Star Game e una menzione nell’All-NBA First Team durante l’anno 1996-97.
Gli altri?
Secondo Wojnarowski, anche Maurice Cheeks (attualmente assistant coach agli Oklahoma City Thunder) sarà inserito nell’Hall of Fame per il 2018. Cheeks, quattro volte All-Star e quattro volte membro dell’All-NBA Defensive Team, è stato inoltre la point guard titolare dei Philadelphia 76ers nel lontano 1983, anno in cui la franchigia della Pennsylvania vinse il Titolo NBA. Tra gli altri finalisti per l’introduzione all’HOF dell’anno corrente ci sarebbero poi anche Ray Allen e Chris Webber.
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