I Milwaukee Bucks stanno attraversando sicuramente una stagione sotto le aspettative. L’ottavo posto ad Est è il minimo indispensabile per una squadra che ai training camp si candidava per uno dei primi posti della Eastern Conference. Il periodo più difficile della stagione della franchigia del Wisconsin è stato senza dubbio l’esonero di Jason Kidd, sollevato dall’incarico a fine gennaio a causa di una serie di risultati non soddisfacenti e, secondo gli insider, anche a causa di uno spogliatoio che non sopportava più l’ex giocatore dei New Jersey Nets come allenatore.
Secondo quanto riportato da Howard Beck di Bleacher Report, infatti. anche Giannis Antetokounmpo, che nelle ore dopo l’esonero era stato descritto come “distrutto” per la scelta della dirigenza, aveva ormai raggiunto il limite e non sopportava più le costanti critiche che riceveva dal suo allenatore.
Non è tardata ad arrivare la risposta di Kidd che ha voluto dire la sua su quello che era il suo modo di gestire lo spogliatoio:
“Penso di aver perso lo spogliatoio? No, non lo penso. Il mio stile? La mia voce si sentiva solo quando era necessario che si sentisse. Lasciavo che gli altri allenatori parlassero tanto quanto me, perché sapevo dalla mia esperienza da giocatore, che sentendo una voce sola, rischiavo di perdere lo spogliatoio.”
Nonostante lo stretto rapporto che si era sviluppato tra il greco e il neo Hall of Famer, le critiche costruttive sono diventate controproducenti specialmente considerando che Antetokounmpo è stato il leader della squadra in tutte le statistiche principali nelle ultime due stagioni. In 37 minuti a sera, infatti, il greco sta viaggiando a 27.3 punti, 10.0 rimbalzi, 4.8 assist, 1.5 rubate e 1.5 stoppate.
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