Cleveland Cavaliers (45-30)
Album: All Eyez On Me – Tupac (1996)
Accostare il rapper più iconico della West Coast a un giocatore della Eastern Conference potrebbe essere considerata eresia da parte degli esponenti del West Coast hip-hop e del Gangsta rap. Il fatto è che già ora LeBron James viene considerato uno dei giocatori più forti di sempre, così come Tupac viene considerato uno dei migliori rapper mai esistiti. E se Shakur ha sempre avuto gli occhi puntati addosso per le sue rime e la sua vita da gangster, ora è il turno di LeBron James: in una stagione strana, fra risultati altalenanti e stravolgimenti di roster, sulle sue spalle pesa la responsabilità di portare ancora una volta alle Finals i Cleveland Cavaliers.
Portland Trail Blazers (46-29)
Album: The letter O – Damian Lillard (2016)
La colonna sonora dei Trail Blazers non può che essere The letter O di Damian Lillard, il giocatore più talentuoso della squadra che nel tempo libero si diletta a incidere dischi hip-hop. Il fatto è che entrambe le cose gli vengono bene: portare la sua squadra ai Playoff (quest’anno, con l’aiuto di Nurkic e di McCollum, proverà ad ottenere il fattore campo) e incidere rime che gli consentono una discreta fama anche nel mondo della musica.
Boston Celtics (52-23)
Album: Master of Puppets – Metallica (1986)
Danny Ainge è il maestro burattinaio della Lega: negli ultimi anni imbastire scambi con lui è stato un po’ come consegnare il futuro della propria franchigia nelle sue mani (chiedere ai Brooklyn Nets o ai Cleveland Cavaliers), rendendo le povere vittime quasi dei burattini. L’album perfetto per i Boston Celtics è dunque Master of Puppets dei Metallica.