Di sicuro Kevin Durant non si era immaginato così il suo rientro in campo dall’infortunio: l’ex Thunder è stato infatti espulso quando mancavano pochi secondi al termine del primo tempo della partita contro i Milwaukee Bucks. In un’azione di gioco Durant dopo una serie di contatti con i difensori avversari è finito a terra, senza che gli venisse fischiato un fallo a favore. Dopo aver protestato in modo vigoroso, il giocatore si è visto assestare due veloci falli tecnici dalla terna arbitrale, e quindi la conseguente espulsione.
Queste sono state le parole di Durant al termine dell’incontro.
“Mi hanno fatto fallo, ed io ho detto all’arbitro come mi sentivo e cosa ne pensavo dell’azione. E lui mi ha espulso. Molto semplice. Mi dispiace più che altro perché era la prima partita dopo l’infortunio, volevo giocare. Ma domani sarò di nuovo in palestra a lavorare ancora più duro per continuare a migliorare.”
La partita contro i Bucks era la prima in campo per Durant dal 13 marzo scorso, quando il giocatore si era infortunato al costato. Al momento dell’espulsione aveva giocato 17 minuti facendo segnare 17 punti, 6 rimbalzi e 3 assist. Questi due tecnici inoltre portano il totale stagionale per Durant a 14; altri due e al giocatore verrà assegnata una partita di squalifica automatica, come prescritto dalle regole NBA. Questa è stata anche la quinta espulsione stagione per Durant, che nei precedenti 10 anni di carrira NBA ne aveva ottenute solo 2 in totale.
La partita ha visto la vittoria dei Bucks, che hanno espugnato la Oracle Arena: con questa sconfitta gli Warriors hanno consegnato il primo posto matematico della Western Conference agli Houston Rockets.
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