(55-21) Golden State Warriors 112-96 Sacramento Kings (24-53)
Torna Thompson e torna il sereno nella Baia. I Warriors tentano di mettersi alle spalle uno dei periodi più bui della stagione in modo da rodare il motore in vista dei Playoff, andando a vincere in scioltezza a Sacramento, squadra in grado di batterli due volte a domicilio in stagione.
I Kings rimangono in partita per due frazioni intere – 57-49 per gli ospiti all’intervallo lungo – prima di arrendersi alla mareggiata gialloblu nel terzo periodo, conclusosi con un mezzo massacro per 36-20 in favore dei campioni in carica. Il miglior realizzatore della serata indossa il #35. Kevin Durant chiude a quota 27 punti ma la notizia più lieta è senza ombra di dubbio il rientro di Klay Thompson, autore di 25 punti e solito preziosissimo jolly in tutte le situazioni.
Sull’altra sponda, invece, continuano a brillare i giovani, nell’ennesima stagione di ripartenza per i Kings i quali, però, sembrano finalmente poter contare su una base di talento discreta. Chiudono in doppia cifra solamente quattro giocatori, tutti estremamente futuribili.
Cauley-Stein ne mette 12 conditi da 8 rimbalzi, così come Bogdanovic con sole 8 conclusioni tentate dal campo. Fox si ferma a quota 15, accompagnati da ben 8 assistenze e risulta essere il secondo miglior marcatore della serata, alle spalle di quel Buddy Hield che si sta dimostrando essere un solidissimo tiratore nella second-unit. 19 punti e un quasi perfetto 4/5 dalla lunga distanza. A Sacramento possono iniziare a guardare il futuro con un po’ più di speranza.
(55-21) Toronto Raptors 99-110 Boston Celtics (53-23)
Mai dare per morti i Celtics di Brad Stevens. Nonostante la marea di infortuni con cui deve fare i conti la franchigia più vincente della storia della lega il giovane (fenomenale) coach riesce sempre a trovare la risorsa giusta per tornare in auge. La stella della serata è Morris, il quale firma la quarta partita consecutiva (record in carriera) con 20+ punti a referto, chiudendo a quota 25 punti e venendo anche espulso in un finale di partita teso, per quella che promette di essere una bella serie di Playoff, LeBron James permettendo.
A dare supporto al gemello ci pensa Tatum, finalmente in crescita dopo una fase centrale di stagione difficile – classici problemini da rookie – che mette a bersaglio 9 delle 16 conclusioni tentate, per un totale di 24 punti. Rozier, sostituto di lusso di Irving, si ferma a 21. Decisivo il parziale di 10-0 chiuso dal layup di Tatum con 3:24 ancora sul cronometro con cui i Celtics si portano sul 104-94, risultando imprendibili per i canadesi.
Una partita all’insegna dell’equilibrio, con 20 cambi di leadership e 15 parità nell’arco dei 48 minuti di gioco, fino all’accelerazione finale verde. 32 punti, con 7 rimbalzi e 7 assistenze di DeRozan non sono stati sufficienti per i Raptors per blindare definitivamente la prima posizione ad Est.
I Celtics si trovano a sole due partite di distanza dai canadesi, con uno scontro ancora da giocare a Toronto, il fortino della lega, il prossimo mercoledì che potrebbe aprire scenari clamorosi solo qualche partita fa, soprattutto per la sfortuna che sta perseguitando il roster di Boston. I Raptors sono attesi da una gita a Cleveland per testarsi ancora una volta ai massimi livelli mentre Boston verrà ospitata a Milwaukee.
Giunti alla 53esima vittoria stagionale i Celtics hanno impattato la quantità di vittorie ottenuta nella scorsa stagione. Brad Stevens Coach of the Year?