I Chicago Bulls annunciano che Zach LaVine e Kris Dunn hanno concluso la stagione anzitempo, nonostante la schedule consti ancora di 5 partite. A comunicarlo è stata la stessa franchigia della Windy City con una nota apparsa sul sito ufficiale.
Entrambi i giocatori sono assenti dallo scorso 15 marzo: LaVine soffre di una fastidiosa tendinite al ginocchio mentre Dunn ha a che fare con un problema a un dito del piede. La dirigenza di Chicago, in accordo con lo staff medico e il parco allenatori, ha preso una decisione saggia e anche abbastanza elementare visto la piega dell’annata.
Tra poco meno di due settimane la stagione andrà in archivio con un record perdente – al momento è il dodicesimo della Eastern Conference con 26 vinte e 51 perse – ed è quindi inutile rischiare di aggravare le condizioni di due pedine che dovrebbero far parte del roster anche per il 2018/2019.
Di sicuro Dunn sì, visto che ha ancora due anni di contratto a circa 8$ milioni complessivi e sarà restricted free agent nell’estate 2020. Più nebulosa la situazione di LaVine, il quale sarà RFA nell’off-season alle porte e il cui destino è davvero tutto da scrivere.
Il vero punto di domanda riguardo al due volte vincitore dello Slam Dunk Contest all’All-Star Game resta l’integrità fisica, messa a dura prova dal febbraio 2017 quando il legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro fece crack. Un dubbio enorme che fa meditare i front office di mezza NBA, restii a offrire contratti importanti a fronte di una fragilità evidente nonostante i mezzi atletici suggeriscono quantomeno una scommessa.
Sono state appena 24 le presenze stagionali di LaVine, il cui minutaggio tuttavia è stato limitato per il graduale rientro dopo il lungo stop, sperando che le ricadute restino lontane e possa ritrovare il dinamismo per volare di nuovo sopra i ferri in giro per la lega.
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