Enes Kanter, fermo da due partite per i problemi al polso destro e alla schiena, deve ancora tornare ad allenarsi con il gruppo. La sua presenza in occasione delle ultime sfide stagionali – compresa la doppia sfida sentitissima con i Cavs di LeBron James – è dunque in dubbio.
Il turco ex Thunder, che ha una player-option esercitabile per la prossima stagione ($18,6 milioni di dollari), non si dà per vinto:
“[…] Non mi importa sapere che ci mancano una, due, dieci partite da giocare. La voglia di scendere in campo e competere c’è sempre. È da tutta la stagione che penso alla doppia sfida contro Cleveland, ma vediamo come starò fisicamente.”
Alle questioni di campo, come anticipato, si affiancano le valutazioni di carattere economico. A tal proposito Kanter ha recentemente cambiato agente, passando sotto l’egida di Mark Bartlestein:
“Si pensa sempre all’aspetto legato al business, ma per me la pallacanestro viene prima di tutto il resto. Ci rimangono ancora quattro partite e i Knicks mi stanno ancora pagando per giocare. Se in salute, scenderò in campo per lottare, fare altrimenti risulterebbe un atto di egoismo.”
La vicinanza di tifosi e franchigia, percepita a tutti i livelli dirigenziali, dal Presidente al GM, potrebbe giocare un ruolo importante nella decisione che attende il centro in estate:
“Questo mostra quanto tengano ai loro giocatori e all’organizzazione e avrà sicuramente impatto sulla mia scelta. Adoro questi ragazzi e qui mi sento come in famiglia.”
Kanter, arrivato a New York nella trade che ha coinvolto Carmelo Anthony, sta viaggiando in doppia-doppia di media (14 punti e 11 rimbalzi), tirando con il 59,2% dal campo.
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