(45-34) New Orleans Pelicans 122–103 Phoenix Suns (20-60)
Tutto tranquillo per i New Orleans Pelicans, che battono agevolmente i Phoenix Suns grazie ai 31 punti e 16 rimbalzi di Nikola Mirotic e ai 33 punti e 11 rimbalzi di Anthony Davis. Fondamentale anche l’aiuto di Jrue Holiday (22 punti e 10 assist) per raggiungere momentaneamente il quinto posto ad Ovest, in attesa di San Antonio e Oklahoma City.
Dopo i primi 12 minuti i Pelicans sono già sul +18, aggiudicandosi il quarto per 39-21; nel secondo periodo di gioco i Suns tentano una non troppo convinta rimonta, arrivando sul -11, ma all’intervallo il tabellino recita ancora +19. Il resto della partita è un monologo New Orleans, con Davis e compagni che non concedono ai Suns di scendere sotto la doppia cifra di svantaggio.
Chiavi interpretative della vittoria dei Pelicans sono la maggior precisione dal campo (45.5% contro il 39.4% dei Suns, con il 42.1% da dietro l’arco rispetto al 27.3%), una migliore circolazione di palla (29 assist contro 20) e una maggiore applicazione difensiva (55 rimbalzi contro 48). Tra i Suns sono comunque degne di nota le prestazioni di Jackson (doppia doppia da 22 punti e 11 rimbalzi), Chriss (23 punti e 8 carambole) e Ulis, autore di 16 punti.
(45-35) Minnesota Timberwolves 113–96 Los Angeles Lakers (34-45)
L’ultima partita di questi risultati NBA vede il ritorno in campo di Jimmy Butler con i suoi Timberwolves, vittoriosi in larga misura contro i Lakers. Butler ha segnato 18 punti in 22 minuti, venendo assistito dai 25 punti e 8 assist di Jeff Teague e dai 18 punti e 10 rimbalzi di Taj Gibson. Per i Lakers hanno comunque ben figurato Julius Randle con 20 punti e 10 rimbalzi e Brook Lopez con 18 punti e 6 rimbalzi, così come Josh Hart e la sua doppia doppia da 20 punti e 11 rimbalzi.
Dopo un primo quarto equilibrato, chiuso sul 30-26 in favore dei Lakers, nel secondo periodo è proprio la franchigia losangelina a tentare la fuga con un primo parziale da 11-0 a metà quarto, arrivando all’intervallo sul 58-51. Le cose però cambiano nella terza frazione di gioco, quando a metà quarto Minnesota prende il comando della gara per poi non lasciarlo più fino alla sirena finale. L’ultimo quarto infatti è puro dominio per Butler e compagni, che si impongono in apertura con un parziale di 12-1, per poi rendere gli ultimi minuti pura amministrazione con una buona dose di spettacolo.
La vittoria per i Timberwolves è dunque giunta grazie a una maggiore precisione dal campo (43% contro il 39.2%), nonostante il tiro da dietro l’arco sia stato non eccezionale (30.8% contro il 33.3%) e a una difesa davvero attenta: 8 stoppate per Minnesota contro le sole 2 di L.A. e soprattutto 14 palle rubate (contro le 3 dei Lakers) che hanno costretto la franchigia di Los Angeles a ben 21 palle perse (mentre i T’Wolves si fermano a quota 5).
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Con questa partita Simmons è ufficialmente il rookie of the year, mentre Lebron schiaccia ancora in testa a tutti come un ventenne, con un'altra prestazione esagerata.. ma Belinelli cosa sta facendo? Ormai fa 20 punti fissi sbagliando quasi niente; è nelle squadre che lottano per qualcosa che deve giocare lui, ad Atlanta, Charlotte e Sacramento gli mancava l'elettricità, supergiocatore!
Jaylen Brown, in una partita a ritmi di over 40, sempre libero, non perdona e un Monroe da tripla doppia si spiega solo con un Brad Stevens coach of the year!