(24-56) Dallas Mavericks 106–113 Detroit Pistons (38-41) [OT]
I risultati NBA si aprono con la vittoria all’overtime dei Detroit Pistons sui Dallas Mavericks, con le due squadre che si sono rese partecipi di una partita divertente da guardare nonostante entrambe non avranno modo di partecipare ai Playoff. Innumerevoli cambi di fronte hanno infatti tenuta viva l’attenzione degli spettatori, con nessuna delle due franchigie in grado di andare oltre i 5 punti di vantaggio: il 113-106 finale è così anche il margine più ampio fatto registrare dai padroni di casa.
Il primo quarto viene portato a casa per 24-22 dai Mavericks, con i Pistons che si ritrovano sotto di un solo punto all’intervallo per 54-53. Con il copione della partita che non cambia nemmeno nei minuti seguenti, le cose si fanno interessanti nel finale. A 1:31 Detroit si trova avanti 101-98 con il canestro di Drummond; all’azione successiva Luke Kennard ha la possibilità di chiudere definitivamente i giochi con una tripla a 1:08 sul cronometro, occasione che però fallisce. Jonathan Motley segna allora la tripla del pareggio a 11.3 dalla sirena finale e i Pistons si trovano costretti a chiamare timeout, al rientro dal quale Reggie Jackson fallisce il layup del vantaggio, con le squadre che vanno al tempo supplementare. Detroit si trova così avanti per 110-105 a 1:29 e dopo il fallo in attacco di Dallas, il canestro di Jackson assicura la vittoria ai Pistons.
Proprio Reggie Jackson è il miglior realizzatore dei suoi con 24 punti e 7 rimbalzi; apparsi in buona forma anche Andre Drummond, con 19 punti e 16 rimbalzi e Anthony Tolliver, autore di 16 punti. Per i Mavs invece comunque da salvare le prestazioni di Motley (26 punti e 12 rimbalzi) e Harrison Barnes (17 punti).
(35-45) Charlotte Hornets 137–100 Orlando Magic (24-55)
Fine a sé stessa anche la larghissima vittoria degli Hornets sul campo dei Magic. Gli Hornets comunque partono a mille, terminando il primo quarto sul 43-25 e arrivando all’intervallo sul 72-49. Quasi l’intero secondo tempo diventa garbage time, con la partita che procede per gli stessi binari del primo tempo, con gli Hornets che dilagano nell’ultimo quarto fino al risultato finale: la squadra della Florida viene dunque sconfitta senza mai essere stata in grado di ridurre lo svantaggio a meno di 10 punti.
Star della partita per Charlotte non sono i soliti Howard e Walker (il primo ha comunque chiuso con 16 punti e 17 rimbalzi, il secondo con 13 punti), ma Malik Monk, autore di 26 punti aggiungendo 8 assist, e Frank Kaminsky, che invece ne mette 21; in una serata da dimenticare per i Magic sono comunque buone le prove di DJ Augustin (19 punti) e di Speights (14 punti).
(48-31) Cleveland Cavaliers 130–132 Philadelphia Sixers (49-30)
Con Allen Iverson seduto a bordocampo i Sixers centrano la tredicesima vittoria consecutiva e battendo i Cleveland Cavaliers nello scontro diretto ora si ritrovano al terzo posto ad Est.
La partita di Philadelphia si svolge tutta nel primo tempo: il primo quarto li vede partire a tutta birra, aggiudicandoselo per 41-28; all’intervallo sono addirittura sopra di 23, con il tabellino che recita 78-55. Nella terza frazione di gioco la reazione di orgoglio di King James, che segna 21 punti solo nel quarto, è l’inizio della rimonta di Cleveland, che al termine del quarto si ritrova sotto di 7, sul punteggio di 105-98 in favore dei padroni di casa. Il quarto quarto si fa dunque molto intenso, con i Cavs che si riavvicinano agli avversari in più occasioni: a 3:04 da giocare Jeff Green porta i suoi sotto di 3 con un layup, ma Ben Simmons e JJ Redick ricacciano indietro James e compagni sul 128-120 a 1:34 rimasti. È ancora Jeff Green a segnare una tripla fondamentale a 12.4 dalla sirena finale, portando i suoi sotto di un solo punto, sul 128-127; dall’altra parte JR Smith commette intenzionalmente fallo per mandare in lunetta JJ Redick che però non sbaglia. A questo punti accade l’imprevedibile: a 4.6 secondi, sul 130-127 in favore dei Sixers, James si ritrova con la possibilità di firmare la tripla del pareggio, ma Robert Covington commette fallo e l’arbitro fischia tre tiri liberi. James segna il primo, ma non il secondo: non resta altro che sbagliare anche quello successivo per sperare in un rimbalzo offensivo. Cosa che avviene per mano di Larry Nance Jr., il quale però fallisce il tap-in del pareggio.
James è comunque il miglior realizzatore dei suoi con una tripla doppia da 44 punti, 11 rimbalzi e 11 assist, venendo aiutato dai 33 punti di Jeff Green e dai 17 punti e 9 rimbalzi di Love; dall’altra parte invece fondamentali i 27 punti, 15 rimbalzi e 13 assist di Ben Simmons, i 28 punti di JJ Redick e i 23 punti del nostro Marco Belinelli, sempre più a suo agio nell’attacco di Phila.
Guarda i commenti
Con questa partita Simmons è ufficialmente il rookie of the year, mentre Lebron schiaccia ancora in testa a tutti come un ventenne, con un'altra prestazione esagerata.. ma Belinelli cosa sta facendo? Ormai fa 20 punti fissi sbagliando quasi niente; è nelle squadre che lottano per qualcosa che deve giocare lui, ad Atlanta, Charlotte e Sacramento gli mancava l'elettricità, supergiocatore!
Jaylen Brown, in una partita a ritmi di over 40, sempre libero, non perdona e un Monroe da tripla doppia si spiega solo con un Brad Stevens coach of the year!