(46-34) New Orleans Pelicans – Golden State Warriors (57-23)
Erano 14 partite di fila, tra post e regular season, che i Pelicans prendevano mazzate da Golden State. La streak è finita stanotte, col forse più sorprendente dei risultati NBA che si consuma grazie ad un coach Gentry che stringe al massimo le rotazioni (anche a causa delle assenza di Ian Clark, e – ovviamente – Boogie Cousins). Con la testa altrove, nel post-partita, coach Kerr:
“La nostra stagione comincia settimana prossima.”
34 punti (13 su 24 dal campo, 8 su 10 ai liberi), 12 rimbalzi, 4 assist, 2 rubate, 4 stoppate: Anthony Davis è inarrestabile. The Brow guida i suoi ad una fondamentale vittoria alla Oracle Arena, che li vede ora al 5° posto ad Ovest. Posizione insospettabile dopo il grave infortunio subito da Cousins. 28 punti (10 su 18 dal campo, 6 su 11 dall’arco), 6 rimbalzi, 4 assist, 3 rubate per uno splendido (per quanto sbarbato) Nikola Mirotic. 25-5-6-4 è l’impressionante stat-line di Jrue Holiday: tutti e 3 questi giocatori hanno giocato 40 minuti e finito con un Plus/Minus positivo. +21 in 32 minuti per Rajon Rondo: 12 punti, 4 rimbalzi e 17 assist. Perfetto dal campo (7 su 7) E’Twaun Moore, che chiude con 15 punti e 7 assist.
Sconfitta indolore per Golden State, forse non per Kevin Durant, che ha perso il duello a distanza con Anthony Davis. Scrive 41 con 26 tiri il prodotto di Texas, con 10 rimbalzi e 5 assist, ma non basta. Draymond Green sfiora la tripla-doppia (11-10-9, con 7 palle perse) e Quinn Cook è di nuovo meraviglioso (21 punti). 18 con 14 tiri per Klay Thompson. Senza Curry e Livingston, con un Iguodala a mezzo servizio e tenuti a riposo McGee e Pachulia, Golden State ha già la testa ai Playoff.
(48-32) Portland Trail Blazers 105-116 San Antonio Spurs (46-34)
L’ultimo dei risultati NBA della notte segue il copione: vince la squadra alla quale la vittoria serve come l’ossigeno. Con la qualificazione in post-season in ghiaccio e il 3° posto ad Ovest probabile, i Blazers vanno in Texas consapevoli che una sconfitta non cambierebbe loro la vita. Gli Spurs, invece, sono 32-8 in casa (14-26 fuori) e non possono permettersi passi falsi. A cominciare da lunedì notte, quando potrebbero assicurarsi un posto ai Playoff battendo i non irresistibili Sacramento Kings.
La partita chiama, il grande ex risponde: segna 28 punti LaMarcus Aldridge, tirando 13 su 22 dal campo e tirando giù 8 rimbalzi. Gli Spurs fanno poi leva sulla solita panchina lunghissima, dalla quale coach Popovich pesca a piene mani. Decisivo Manu Ginóbili: 17 punti con 7 su 7 dal campo e 3 su 3 dall’arco, gran parte dei quali nella ripresa. 16-4-3 per Rudy Gay, mentre Dejounte Murray (17-5-4) si fa notare. 13 e 6 assist per Patty Mills. Attualmente sesti, tra l’altro, gli Spurs incrocerebbero ai Playoff gli stessi Portland Trail Blazers.
33 punti con 22 tiri per Dame Time: Lillard è il miglior marcatore della partita nonostante il peggior Plus/Minus della partita, -18. Doppia-doppia da 12 punti e altrettanti rimbalzi per Jusuf Nurkic, mentre CJ McCollum impiega 19 tiri per segnare 17 punti. 18 con 12 tiri per Evan Turner, freddo Aminu e tutta la panchina. In ottica Playoff, sarà fondamentale che coach Terry Stotts ritrovi i miglior Napier, Collins, Leonard e Connaughton, oltre a recuperare l’infortunato Maurice “Moe” Harkless.