(50-30) Philadelphia 76ers 109-97 Dallas Mavericks (24-57)
Prima stagione da 50+ vittorie dalla magica annata 2000-2001, quando Allen Iverson li guidò fino alle NBA Finals. Prima striscia di 14+ vittorie dal 1983, quando Maurice Cheeks, Moses Malone e Julius Erving vinsero il terzo – e tuttora ultimo – nella storia dei Sixers. Phila sta giocando una stagione estremamente positiva e, con una convincente vittoria in casa contro Dallas, mantiene il 3° posto. Dovessero infatti finire con lo stesso record dei Cleveland Cavaliers (una sola partita di distanza), la squadra di LeBron avrebbe il tie-breaker a proprio favore.
Nessun timore reverenziale, però, per i giovani Sixers. Sempre privi di Embiid, prendono il largo a metà secondo quarto. Quando, 12′ dopo, i Mavs si rifanno sotto, 5 punti in fila firmati Ersan Ilyasova permettono ai Sixers di entrare nell’ultimo periodo sul +9. Da lì in poi, Ben Simmons non lascerà più le redini dell’incontro. Chiude con 16 punti (7 su 10 dal campo) il figlio di Dave, con 9 rimbalzi, 7 assist e 4 rubate. Doppia-doppia (15 e 10 rimbalzi) per Robert Covington e Ilyasova (11-13-3). 33 punti combinati dai tiratori Belinelli e Redick, nonostante un 2 su 9 dall’arco complessivo. In 21 minuti di gioco, Markelle Fultz ha tirato 4 su 11 dal campo per 8 punti.
Dallas non arriva al 43% dal campo, al 28% dall’arco, né al 47% dalla lunetta. 20 punti e 11 assist per il promettente Dennis Smith Jr., il quale ha tuttavia sbagliato 5 tiri dall’arco. 9 su 25 dal campo per 21 punti per Harrison Barnes, mentre Finney-Smith e McDermott segnano 10 punti a testa. Doppie-doppie per Maxi Kleber (11+10) e Dwight Powell (13+10).
(48-33) Indiana Pacers 123-117 Charlotte Hornets (35-46)
Per pochissimo non riesce la rimonta a Charlotte. A 9:36 dalla fine, il massimo vantaggio per i Pacers: +20. A 5:20, i ragazzi di coach McMillan sono ancora sul +19. Da quel momento, con le riserve lasciate a loro stesse sul parquet, prende fuoco Malik Monk: 8 punti in una paio di minuti riavvicinano pericolosamente gli Hornets. Il tiratore prodotto di Kentucky subisce un fallo su tentativo dall’arco a 1:03 dalla fine: converte tutti i liberi per portare i suoi sul -4. Due liberi di Glenn Robinson III e un errore dall’arco dello stesso Monk, tuttavia, condannano Charlotte alla ventesima sconfitta casalinga stagionale.
Col minutaggio di Myles Turner limitato dai falli (ben 4 in soli 7 minuti di gioco), Domantas Sabonis si è preso il palcoscenico. 30 punti con 21 tiri, 8 rimbalzi, 3 assist e 3 rubate dalla panchina. Molto bene anche Victor Oladipo: 27 punti con soli 15 tiri, 3 su 4 dall’arco e 5 assist. 13 punti a testa per Bogdanovic, Robinson III e Joseph. Bene anche Darren Collison e Trevor Booker, ma è Lance Stephenson a catturare l’attenzione: 8 punti con 13 tiri (10 errori dal campo, 0 su 6 dall’arco), 10 assist e 10 rimbalzi. Due punti ed era tripla-doppia, Lance.
Per Charlotte, invece, stranamente taciturni Kemba Walker, Dwight Howard e Nic Batum. A far la voce grossa la panchina: Willy Hernangomez e Jeremy Lamb combinano per 26 punti, mentre un Malik Monk iper-aggressivo termina con 22 punti e 3 su 11 dall’arco. Positivo Marvin Williams: 16 punti e 5 rimbalzi.