Philadelphia 76ers

Sixers, una stagione così non si vedeva dal 2001

I Philadelphia 76ers non hanno nessuna intenzione di fermarsi. Neanche l’infortunio di Joel Embiid è riuscito ad interrompere la striscia di vittorie consecutive, arrivata ora a 14, della squadra di Brett Brown. Con la vittoria per 109 a 97 contro i Dallas Mavericks i Sixers si sono assicurati il fattore campo al primo turno e la prima stagione da 50 vittorie dai tempi di “The Answer”. Era infatti la stagione 2000-01 quando Allen Iverson portò Phila, prima al primo posto della Eastern Conference con un record di 56 vinte e 26 perse, poi alle Finals NBA contro i Lakers di Kobe e Shaq, perse poi per 4-1.

Do you remember?

Fare analogie con quella stagione è ancora presto, come è ugualmente complicato prevedere come si comporterà Philadelphia in questa post-season; il Roster è molto giovane ed inesperto a livello di basket da Playoff, se si escludono elementi come JJ Redick o Marco Belinelli, ma sicuramente questi Sixers fanno paura a tutti, nessuno escluso. L’ultimo a farne le spese è stato il Re che ha dovuto piegarsi a Ben Simmons e compagni in una delle partite più belle della stagione (un sontuoso Belinelli da 23 punti).

Primo tempo mostruoso della squadra di Brett Brown, che si è pero poi fatta rimontare i 30 punti di vantaggio nel secondo tempo rischiando di perdere la partita: “Attenzione che queste rimonte si pagano ai Playoff” il consiglio di LeBron James al suo discepolo/rivale Ben Simmons.

In ottica Playoff ci saranno sicuramente delle situazioni da sistemare: prima di tutto a tener banco sarà la condizione di Embiid, che dovrebbe rientrare per il primo turno anche se ancora non è sicuro se dall’inizio o a serie in corso. C’è da definire una gerarchia point guard nella second unit, chi tra Fultz e McConnell darà più sicurezza a Brown da qui all’inizio dai Playoff. Infine il problema palle perse; i 76ers sono la peggior squadra NBA in questa statistica, perdendo 16.5 palloni a partita e concedendo diversi canestri in contropiede (18.5 punti concessi su palla persa, terzultimi nella Lega) alle squadra avversarie, quanto di più pericoloso si possa subire in una pallacanestro da post-season.

Due partite separano i Sixers dal tornare a giocare una partita di Playoff, due partite però da non sottovalutare, perché c’è un terzo posto da mantenere per evitare di scontrarsi con i primi della classe al secondo turno e pescare eventualmente dei Boston Celtics che, senza Irving, sono sempre difficili da affrontare, ma fanno molta meno paura.

Sara una novità per la stragrande maggioranza del roster, una post-season da giocare partita dopo partita, ma c’è già chi vede dei segnali e afferma che, dopo la vittoria degli Eagles al Super Bowl e di Villanova al torneo NCAA, questo sia senza ombra di dubbio l’anno della “City of the Brotherly Love” e quindi, “Trust the Process”.

 

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Pubblicato da
Francesco Grisanti

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