Russell Westbrook ha bisogno di 16 rimbalzi nella partita finale della regular season di questa notte per finire la seconda stagione consecutiva in tripla-doppia di media.
Con questo traguardo storico a portata di mano, sono cominciate a piovere una serie di speculazioni riguardo al fatto che Westbrook ruba rimbalzi ai propri compagni di squadra o ancora di come Steven Adams, dopo il taglia fuori difensivo, permetta al proprio leader di conquistare comodamente almeno 10 rimbalzi a partita.
Westbrook, che ha una media di 25.6 punti, 10.1 assist e 9.9 rimbalzi, si è scagliato contro chi gli speculatori. Queste le sue parole nell’intervista al termine dello shootaround di questa mattina:
“Prima di tutto non è un processo. Poi un sacco di gente scherza e specula riguardo le statistiche ma chiunque, potesse prendere 2o rimbalzi a sera, lo farebbe. Possono parlare o provare a dire quello che vogliono ma dovrebbero provare e valutare loro stessi quanto sia difficile. Dal momento che tutti parlano, dicendo che rubo rimbalzi o cose del genere, parlo anche io: sono molto orgoglioso di quello che faccio.”
Vale la pena notare inoltre che la statistica a rimbalzo di Westbrook è un bene anche per la squadra. Con lui in campo infatti, gli Oklahoma City Thunder raccolgono il 53.2% di rimbalzi a disposizione. Dato che scende al 47.2% (il peggiore della NBA) quando il prodotto da UCLA è in panchina.
Tra le file di OKC solo Adams ha un impatto a rimbalzo maggiore di quello di Westbrook.
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Che poi, anche Adams lasciasse dei rimbalzi al compagno, qual è il problema?