Houston Rockets

Chris Paul parla di free agency e Doc Rivers

Si è parlato tanto di Chris Paul negli ultimi mesi. La trade estiva che lo ha portato agli Houston Rockets (finalizzata il 28 giugno 2017 per Patrick Beverley, Sam Dekker, Montrezl Harrell, Darrun Hilliard, DeAndre Liggins, Lou Williams, Kyle Wiltjer, $661k cash e la prima scelta dei Rockets al Draft 2018 protetta top-3) ha evidenziato l’unica volontà del play nativo di Winston-Salem, North Carolina: vincere. Per farlo, ha unito i propri talenti a quelli di James Harden. La franchigia del Texas è diventata, anche grazie ad ottime prese del GM Daryl Morey come Mbah a Moute – peraltro recentemente infortunatosi – e PJ Tucker, la miglior squadra della lega.

I Clippers, invece, che nel primo anno senza CP3 hanno mancato l’accesso ai Playoff, sono in una situazione decisamente diversa. Hanno scambiato anche la co-star del periodo di Lob City, Blake Griffin, e le intenzioni di Steve Ballmer, Doc Rivers e Jerry West per la prossima stagione non sono chiare. È notizia delle ultime ore che, finita la passata stagione, il neo-proprietario della seconda franchigia angelena abbia chiesto, la scorsa estate, a Chris Paul un colloquio per parlare della sua voglia di lasciare LA.

La risposta dell’ex play di New Orleans è stata chiara: Doc Rivers “ha contribuito” a farlo andare via. Non è il primo componente di quei Clippers a pensarla più o meno velatamente alla stessa maniera su coach Rivers, reo di una pessima gestione dello spogliatoio e di fare buon viso a cattivo gioco.

Chris Paul, in ogni caso, sarà unrestricted free agent al termine di questa stagione. Scade infatti il suo quinquennale da $107 milioni firmato nel 2013, dopo che l’estate scorsa aveva fatto opt-in per il quinto e ultimo anno, questo. Ma non pensa al prossimo contratto:

“Non ci ho pensato per nulla. Mai. Neanche una volta. Mi preoccupo di ciò che accade nel presente.”

Paul ha fatto anche notare che, essendo ormai 33enne e avendo figli piccoli, scegliere di spostarsi sarebbe una decisione che cambia la vita di tutta la sua famiglia.

“È ciò che è successo quando è avvenuta la trade. Amo stare qui (lo ripete due volte, ndr).”

I Rockets potranno, in estate, sottoporgli un super-contratto da $205 milioni per i prossimi 5 anni, ma è altamente probabile visto che Paul è già entrato nella parabola discendente della forma fisica.

 

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Pubblicato da
Michele Pelacci

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