Gli Orlando Magic, al netto del talento a roster, sono stati forse la più grande delusione della regular season NBA. La franchigia della Florida – che annovera tra le proprie fila giocatori di medio-alto livello NBA come Aaron Gordon, Nikola Vucevic ed Evan Fournier – ha chiuso la stagione con un pessimo bilancio di 25 vittorie e 57 sconfitte. Seconda peggior squadra della Eastern Conference. Quintultima per record dell’intera lega. Il risultato finale, molto al di sotto delle aspettative, ha portato all’inevitabile licenziamento dell’head coach Frank Vogel, giunto appena dopo il termine della regular season.
BACK TO MAGIC
Vogel, al secondo anno sulla panchina dei Magic, ha peggiorato il bilancio della prima stagione, passando da 29 vittorie a 25. 54-110 (32.9 % di successi) il computo complessivo. Non abbastanza, per una franchigia sì giovane negli elementi chiave – 28 anni Vucevic, 26 Fournier, 23 Gordon – ma che si aspettava di andare incontro a un salto di qualità dopo 5 stagioni lontane dai Playoff. Invece è arrivata la sesta, con la beffa aggiuntiva dell’8-4 nelle prime 12 gare.
La situazione in casa Magic potrebbe subìre un ulteriore scossone in estate. Aaron Gordon – di fatto il miglior giocatore della squadra, pur con tutte le sue carenze – sarà restricted free agent. Orlando pare intenzionata a pareggiare ogni offerta. Questo potrebbe, tuttavia, significare max contract. Gordon è un potenziale all-around player che però ancora ha dimostrato poco ad alto livello. Ha chiuso con 17.6 punti e 7.9 rimbalzi di media in stagione, anche lui in costante calo dopo un inizio scintillante.
Vucevic, invece, sarebbe sul mercato. Muovere un centro old school come il montenegrino non è semplice. Il lungo europeo ha, in ogni caso, una situazione salariale non troppo ingombrante. Prenderà 12.75 milioni di dollari la prossima stagione, poi diventerà unrestricted free agent.
I Magic contano intanto di trovare un buon allenatore cui affidare il futuro della squadra. L’altra priorità è l’imminente Draft 2018, ricco di talento. Il ritorno di Orlando tra i team vincenti della NBA potrebbe essere legato alla chiamata di uno dei super-giovani (DeAndre Ayton, Luka Doncic, Jaren Jackson, Marvin Bagley) pronti a invadere la NBA dalla stagione 2018-2019.
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