La sconfitta dei Cleveland Cavaliers subita fra le mura amiche contro gli Indiana Pacers è senza dubbio il risultato più sorprendente del primo weekend di Playoff NBA.
I ragazzi di coach Nate McMillan sono partiti forte fin da subito e, complice un inizio in attacco a dir poco stentato dei Cavs, sono riusciti a chiudere il primo quarto sul 33-14.
I Cavs non possono permettere che ciò accada anche in Gara 2, per evitare di compromettere ulteriormente la situazione. Secondo coach Lue il destino dei suoi giocatori passa tutto dalle mani di LeBron James:
“Deve essere aggressivo e dare l’esempio da subito. Ne abbiamo parlato, deve essere aggressivo soprattutto per quei ragazzi che sono qui da poco. Lo ha capito, ma ancora una volta ha cercato di coinvolgere gli altri. Deve fare da esempio”
James, nonostante la sconfitta, ha giocato una grande gara mettendo a referto una tripla doppia. Le parole di coach Lue trovano però riscontro nel fatto che il primo tiro preso da LeBron sia arrivato solo con un minuto e 53 secondi rimasti sul cronometro del primo quarto. A quel punto, lo svantaggio dei Cavs era già a quota 17 punti.
Lo stesso James ha provato a dare una spiegazione:
“Stavo studiando la partita e cercando di coinvolgere i miei compagni. I ragazzi hanno avuto degli ottimi tiri che purtroppo non sono entrati. Cercavo di coinvolgerli servendoli il più possibile, ma non sono stati in grado di segnare i tiri iniziali”
L’abilità di James nel coinvolgere i compagni e di regalare loro tiri completamente aperti, attirando su di sé praticamente le intere difese avversarie, è una delle grandi qualità del 23 da Akron.
Diversamente dagli altri anni, LeBron questa volta non può permettersi di studiare con calma le partite e indirizzarle a suo piacimento. L’inesperienza ai Playoff dei suoi nuovi compagni e la ancora poca intesa presente tra i compagni ne aumentano ulteriormente le responsabilità.
Come sempre, nel bene e nel male, le speranze di Cleveland passano interamente da lui.
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