Sarà un estate di grandi cambiamenti sulla panchine NBA, tra nomi nuovi e vecchi ritorni, e uno di questi potrebbe essere sulla panchina dei Portland TrailBlazers: infatti poche ore dopo lo “Sweep” ricevuto dai New Orleans Pelicans di Anthony Davis e Jrue Holiday (prima volta nella storia NBA che una testa di serie 1-3 subisce un cappotto) già circolavano diversi rumors che vedevano interrompersi il rapporto tra Terry Stotts e la franchigia dell’Oregon.
Il matrimonio tra le due parti va avanti da 6 stagioni, dove a parte la prima, Portland è sempre arrivata ai Playoff, avanzando però solamente due volte al secondo turno e perdendo tutte e dieci le ultime partite giocate. A non essere andato giù alla dirigenza è stato sicuramente il 4 a 0 subito dai Pelicans, dopo un’ottima stagione in cui la squadra aveva concluso al terzo posto della Western Conference.
Il primo a prendere le difese del proprio coach Terry Stotts è stato CJ McCollum, ultimo ad arrendersi in Gara 4 con una prestazione da 38 punti:
” Con il materiale a disposizione il coach ha fatto un lavoro incredibile”
Con queste parole il prodotto di Lehigh University ha provato a spostare l’attenzione sul front office, non in grado di dare all’allenatore una squadra competitiva. Il problema per Portland in questi anni è stato affiancare alle due Star McCollum e Lillard (serie alquanto deludente la sua da 18.5 punti di media e il 35% dal campo) un roster competitivo sopratutto nel front-court.
A posteriori diversi sono stati gli errori sopratutto per i contratti offerti in relazione al contributo di alcuni giocatori, e ora la situazione salariale per i TrailBlazers è davvero complicata, alle porte anche dell’imminente scadenza di Jusuf Nurkic. Turner ($18M), Harkless ($11M), Leonard ($10M), giocatori che hanno avuto un impatto davvero marginale, ma che la prossima stagione occuperanno una fetta importante del salary cap della franchigia.
Il front office farà in questi giorni delle valutazioni per capire cosa ha portato la squadra a peggiorare così il proprio rendimento dopo un’ottima stagione e prenderà poi le decisioni che riterrà opportune.
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