I New Orleans Pelicans, comunque proceda l’affare-DeMarcus Cousins, avranno il proverbiale coltello dalla parte del manico. La squadra della Louisiana, allenata da un positivo Alvin Gentry e guidata in campo dal solito Anthony Davis e dai protagonisti inattesi Jrue Holiday e Rajon Rondo, ha sweeppato i Portland Trail Blazers. I Pelicans non hanno concesso neanche una vittoria a Lillard, McCollum e compagni. Si sono così guadagnati il secondo turno dei Playoff, a cui non accedevano dal 2007-2008 (si chiamavano ancora Hornets).
Tutto questo senza, appunto, Cousins, fuori dal 26 gennaio per un infortunio al tendine d’Achille. A DMC scadrà il contratto in estate (sarà unrestricted free agent). I Pelicans, vista la crescita avuta dalla squadra senza il centro ex Kings (27-21 il record con Cousins, 21-13 senza in regular season; 4-0 sin qui ai Playoff), non paiono intenzionati a offrire il massimo salariale al giocatore.
Bye bye Cousins?
Cousins, nonostante una stagione da 25.2 punti, 12.9 rimbalzi, 5.4 assist e 1.6 stoppate (in 48 partite disputate), non ha convinto appieno lo staff dei Pelicans. Anche prima dell’infortunio. Il centro arrivato dai Sacramento Kings nel 2017 ha sì messo insieme, complessivamente, le statistiche migliori della carriera, ma ha anche confermato tutti i difetti – soprattutto caratteriali – che gli vengono da sempre attribuiti. Dalla scarsa attitudine difensiva, al feeling ben più spiccato con i falli tecnici (10 in stagione, con 2 espulsioni), DMC – a quasi 28 anni – ha ancora molte asperità tattiche e mentali tipiche di una matricola.
Tempo addietro si era parlato di una bozza di contratto da 5 anni al massimo salariale (più di 30 milioni a stagione). Ora i Pelicans starebbero pensando di offrire a Cousins un accordo da 2-3 anni a una cifra significativamente più bassa (18-20 milioni l’anno?). Il mercato di DMC si è ristretto – pur se sarà unrestricted free agent – quindi non è detto che trovi pretendenti – i Lakers, su tutte – pronte a offrire un max contract. La priorità di New Orleans è quella di evitare la luxury-tax (che, per la stagione 2018-2019, sarà nell’ordine dei 120 milioni di dollari), rifirmando comunque il Rajon Rondo versione vintage visto in questo 2017-2018 (anche lui unrestricted free agent). I Pelicans spenderanno più di 50 milioni di dollari, la prossima stagione, per i soli contratti di Anthony Davis e Jrue Holiday (entrambi meritatissimi, visto quanto fatto sinora dai due).
I Pelicans del futuro
Un altro fattore che rema contro la permanenza di Cousins in Louisiana è l’eccellente impatto avuto da Nikola Mirotic dall’arrivo a New Orleans. L’ala grande ispano-montenegrina ha dimostrato ottima affinità con Davis, confermando l’adagio della NBA contemporanea per cui a un lungo interno è quasi sempre meglio affiancare un secondo lungo perimetrale.
NOLA, intanto, si prepara al secondo turno di Playoff (contro gli Warriors?). Il caso-Cousins, all’improvviso, è diventato molto meno pressante.
Leggi anche:
Alvin Gentry allenerà i Pelicans anche il prossimo anno
Nurkic vorrebbe rimanere ai Blazers
Cj McCollum difende coach Terry Stotts
News NBA