Dopo essere stati forzati a Gara 7 dai Milwaukee Bucks, i Celtics sono ora pronti a tornare tra le mura amiche del TD Garden, decisi più che mai nel compiere l’impresa di accedere alle Semifinali di Conference. A tal proposito, in casa biancoverde il primo a spendere qualche parola sulla partita più importante dell’anno è stato proprio Jaylen Brown, che nonostante la giovane età non ha mai avuto grossi problemi nel prendersi delle responsabilità.
“Mi aspetto che tutti diano il massimo, niente di meno. Ora entrambe le squadre sono con le spalle al muro, non c’è più margine d’errore. Questo è tutto quello che c’è da dire, vinci o sei fuori.”
Questo il pensiero esposto da Brown ai microfoni di Chris Forsberg di ESPN, dopo la sconfitta di Boston in Gara 6. Batosta pesante, che però non pare aver distrutto la granitica solidità mentale dei ragazzi di coach Stevens, che ha voluto incoraggiarli ricorrendo al famoso “Boston Pride”:
“Una Gara 7 al TD Garden è il motivo per il quale uno inizia a giocare a basket, dovrebbe essere la cosa più eccitante al mondo. Ciò per cui hai lavorato tutta l’estate, anzi per tutto l’anno. È davvero il massimo.”
Appuntamento dunque nella notte tra sabato e domenica (02.00 orario italiano) per la fatidica sfida tra Bucks e Celtics, che ci svelerà se Milwaukee riuscirà finalmente ad accedere al secondo turno di Playoff (missione fallita dal 2001 a questa parte) o se saranno invece ancora le magie di Brad Stevens a portare avanti Boston.
Be ready, noi ci saremo e voi?
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Soprattutto lui deve dare qualcosa in più', non può fare 30 punti quando Tatum, Horford e Mortis segnano poco e poi tornare a fare lo specialista difensivo che fa anche 15 punti in attacco. Deve mettersi in testa che, senza Irving e Hayward e' lui the man, non deve aspettare la benedizione di Stevens, che gli dice "dai, tira!" Ora serve fare un altro passo avanti, ricordando gli insegnamenti di Isaiah dell'anno scorso: forza Jaylen Brown e forza Boston, la postseason può essere ancora molto lunga!