Dopo che, durante Gara 7 tra Oklahoma City Thunder e Utah Jazz, Russell Westbrook è stato al centro dell’attenzione per aver riposto a un tifoso avversario rientrando negli spogliatoi, la stella dei Golden State Warriors Klay Thompson ha voluto mandare un messaggio a tutti i fan di questo sport.
Come riporta il giornalista Yama Hazheer, infatti, durante l’allenamento di lunedì Thompson ha dichiarato:
“(I tifosi) possono attaccare il nostro carattere, loro possono parlar male di noi – purché loro non vadano oltre i limiti puntando sui figli delle persone o sulle loro famiglie. Questo è semplicemente oltre il limite.“
Dopo la sconfitta che ha concluso la stagione dei Thunder, Westbrook ha raccontato ai reporters:
“Io non affronto i tifosi, sono loro che combattono contro di me. Qui a Utah, vengono dette ai giocatori un sacco di cose irrispettose, volgari… parlano della tua famiglia, dei tuoi bambini. Si tratta di una mancanza di rispetto nei confronti del gioco e penso che si debbano eliminare certe cose.“
Anche lo stesso Thompson, che ha sostenuto le parole di Westbrook, si è trovato in una situazione simile in passato:
“La mia famiglia ha attraversato (un’esperienza simile) a Cleveland un paio di anni fa. Ma non si può puntare il dito verso i Cavaliers. Non è colpa loro. Loro non possono monitorare tutti quelli che entrano nel palazzetto…
È spiacevole, ma è una cosa davvero difficile da controllare.“
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