Dopo una stagione e, in particolare, un primo turno dei Playoff (perso 4-1 contro i Philadelphia 76ers) abbastanza deludenti per la stella di Miami Hassan Whiteside, anche il presidente degli Heat Pat Riley ha voluto esprimere la sua opinione.
Come riporta Tim Reynolds di The Associated Press, Riley ha spiegato che Whiteside (5.2 punti e 6.0 rimbalzi di media nelle 5 partite di playoff) non era mentalmente né fisicamente pronto per la post-season.
“Dovrà senza dubbio fare qualcosa per cambiare, perchè è un gran bel giocatore!“
Dopo aver firmato un contratto da 98 milioni di dollari per 4 anni, il centro degli Heat aveva dimostrato, appunto, di essere “un gran bel giocatore” ottenendo 17.0 punti e 14.1 rimbalzi (leader nella lega) di media nel 2016-17, ma in questa stagione sembra aver fatto un passo indietro. Nell’ultimo anno, infatti, ha raggiunto comunque i 14.0 punti e 11.4 rimbalzi a partita, ma la sua presenza in campo è stata completamente diversa.
Per tutta la stagione, inoltre, Whiteside ha incolpato dei suoi “scarsi” risultati le scelte di coach Erik Spoelstra, che spesso ha limitato il suo minutaggio in campo.
Come riporta Ira Winderman del Sun Sentinel, il 28enne ha spiegato:
“Almeno datemi la possibilità di lottare. Posso capire se stessi giocando 30 minuti e avessi giocato male. Ma almeno datemi una possibilità.“
Nelle 5 gare contro i Philadelphia 76ers, infatti, Whiteside è sceso in campo per soli 15.4 minuti a partita.
Prima di poter decidere se esercitare o meno la sua player option nel 2019-20, però, Whiteside ha un altro anno di contratto con i Miami Heat, quindi il giocatore e la società devono assolutamente trovare il modo di risolvere i loro problemi.
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