Non cerca scuse Ben Simmons, che a mente fredda confessa di essere il solo responsabile della brutta performance messa in piedi durante Gara 2 delle Semifinali di Conference contro i Boston Celtics. L’ex LSU infatti ha concluso la seconda partita della serie con un solo punto a referto, mancando tutti i tiri tentati (0/4 dal campo in 31 minuti di gioco) per la prima volta in carriera.
“Credo di essere la sola causa di tutto questo. Mentalmente ci stavo pensando troppo, e questo invece di aiutarmi mi ha bloccato. Questa non è la mia pallacanestro, e so che fa tutto parte del game plan dei Celtics; ora devo solo pensare a ritrovare la mia libertà in campo.”
Queste le parole del probabile Rookie of the Year, costretto effettivamente da Boston a cinque palle perse e neutralizzato ogni qualvolta provasse una penetrazione in area. Tuttavia, Simmons pare non essere troppo preoccupato dalla fisicità imposta dagli avversari, che considera una spanna sotto i già battuti Miami Heat:
“Credo che il modo in cui Miami ha giocato contro di me non sia paragonabile a quello dei Celtics. Fisicamente, gli Heat erano ad un altro livello.”
Forte dunque dei suoi 18.2 punti, 10.6 rimbalzi e 9 assist di media collezionati nella serie contro i ragazzi di South Beach, The Fresh Prince si dice pronto al ritorno a casa, certo di riuscire a ritrovare se stesso e la sua squadra nella determinante Gara 3:
“Ho avuto una brutta partita ed era ovvio che prima o poi sarebbe capitato. Certo il tempismo non è dei migliori, ma ora abbiamo l’opportunità di fare bene in casa. Siamo una squadra giovane e stiamo imparando, ma nessuno è disperato o ha paura (della situazione in cui ci troviamo); siamo uniti più che mai e faremo di tutto per non sprecare quest’occasione.”
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